Draghi in conferenza stampa su caos vaccini, scuola e futuro dell'Italia

Il Presidente del Consiglio ha parlato della lotta alla pandemia nel nostro Paese
Draghi in conferenza stampa su caos vaccini, scuola e futuro dell'Italia© EPA
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ROMA - Mario Draghi ha parlato in conferenza stampa per un'ora e 20 minuti nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio illustrando i possibili nuovi provvedimenti contro la pandemia, riferendo sul caos vaccini e sulle prospettive delle prossime settimane, anche dal punto di vista economico. L’attuale Dpcm, in vigore dal 6 marzo scorso, resterà valido fino martedì 6 aprile, il giorno dopo Pasquetta. Alle ore 11 Draghi ha incontrato il ministro Brunetta, il sottosegretario Garofoli e i membri del Cts Silvio Brusaferro e Franco Locatelli sul tema dello svolgimento dei concorsi pubblici. A mezzogiorno poi il capo del governo ha presieduto la cabina di regia anti Covid con i ministri Roberto Speranza, Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Maria Stella Gelmini, Elena Bonetti, Patrizio Bianchi, il sottosegretario Roberto Garofoli e i membri del Cts Brusaferro e Locatelli.

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Conferenza stampa di Draghi, la diretta

15.20 -  Sulla ripresa dell'economia spiega: "I posti di lavoro si creano facendo nuovi progetti. Non è che si creano solo con le fabbriche di metallo ma anche con la digitalizzazione e transizione ecologica. Ma anche con le cose vecchie finanziate e approvate, ma che per mancanza di semplificazione amministrativa non sono ancora state fatte. La sfida è attuare il vecchio che va bene e aprire il nuovo che va bene". Poi ancora: "La nostra capacità produttiva, le nostre aziende, con protocolli particolari, grazie alle parti sociali e agli imprenditori, hanno continuato a lavorare: non è che l'economia è quella che si vede andando nelle città. Uno vede i ristoranti e i bar chiusi, sì, c'è questo ma c'è anche tanta gente che va al lavoro e produce".

15.15 - Di un possibile nuovo decreto anti Coronavirus dice: "Faremo un decreto ora ma sulla base dei dati disponibili oggi: vedremo come vanno, non escludo cambiamenti in corso. Valuteremo la situazione settimana dopo settimana".

15.10 - "La composizione" dell'intervento pubblico "è essenziale. Proprio per la disponibilità di mezzi che l'Ue ha e i singoli Paesi hanno e che non durerà per sempre, è essenziale che i fondi vengano impiegati in un modo che costruisca il nostro futuro. E' ancora necessario sostenere individui, famiglie, imprese che hanno chiuso. Man mano, speriamo, ci sposteremo sempre più verso uno stimolo che andrà verso gli investimenti. A un certo punto bisogna creare posti di lavoro perché ci sarà un aumento della disoccupazione".

15.00 - Della produzione del vaccino in Italia dice: "Parlano di 3-4 mesi da ora". Draghi ricorda l'accordo tra la Thermo Fisher per la produzione di Pfizer-Biontech e sottolinea che "ci sono altri accordi per la produzione di vaccini in Italia". "Il vaccino sul quale stiamo puntando è Reithera, siamo fiduciosi che a aprire dall'autunno possa essere a disposizione", conferma il ministro della Salute Roberto Speranza.

14.55 - "La richiesta di un nuovo metodo di distrubuzione da parte non solo del primo ministro austriaco dipende dal fatto che all'origine i vari tipi di vaccini furono ordinati dai vari Paesi. La distribuzione avviene in base alla popolazione dei vari paesi. Alcuni Paesi hanno deciso di dare molta più importanza ad AstraZeneca, forse perché costava di meno. Poi Pfizer ha consegnato più del previsto, Moderna 10 su 10, AstraZeneca 30 su 120. Ma in Austria la situazione non è drammatica, hanno tasso di vaccinazioni un po' più alto del nostro. Pensare a un cambio di modello di vaccinazione no, la Germania e noi abbiamo deciso di no". Spiega Draghi in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulla richiesta del premier austriaco Kurz: "Si può ovviare alla debolezza in questo trimestre dividendo la quota di Pfizer, ma bisogna decidere il criterio di divisione dei 10 milioni di dosi in più. Questa è la decisione che dovranno prendere a Bruxelles la prossima settimana".

14.52 - Ancora sui vaccini, dice: "Ci sono 55 siti produttivi nuovi per i vaccini. Ad aprile arriverà anche la Johnson&Johnson e ci sono delle previsioni consistenti. Io non sono stato vaccinato e lo farò, spero, la settimana prossima con AstraZeneca. L'assegno unico? Arriverà il 1° luglio con una maggiorazione per i disabili".

14.50 - Su un eventuale blocco dei vaccini verso la Gran Bretagna: "Il blocco va attuato soprattutto verso società che non rispettano i patti. Il blocco totale" di esportazione dei vaccini verso il Regno Unito "interromperebbe la produzione del vaccino, oltre a innescare una tensione politica. Non ci dobbiamo assolutamente arrivare e non ci arriveremo". 

14.48 - "Sono d'accordo con Garavaglia, se potessi andare in vacanza ci andrei volentieri" dice Mario Draghi, con un pizzico di ironia, rispondendo a una domanda sulle parole di Massimo Garavaglia che ha invitato gli italiani a prenotare le vacanze estive.

14.43 - Draghi: "Il blocco dell'export è completamente condiviso, la decisione è unanime dai paesi Ue. Però ora l'enfasi è tutta sul blocco ma non ne usciamo con i blocchi ma con la produzione dei vaccini, è l'unica cosa che ci farà uscire dalla pandemia e ci ridarà fiducia nel tornare a viaggiare, a costruire relazioni".

14.41 - Draghi, rispondendo a una domanda sulle parole di Matteo Salvini sul mantenimento delle chiusure, precisa: "Le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati che vediamo" sui contagi. "Le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per arie. E' desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati".

14.40 - "Ci sarà un incontro la prossima settimana tra le Regioni e il governo centrale, ci sarò anche io. Bisogna lavorare tutti insieme, inutile mettere divieti o minacciare misure. Il criterio di fondo è l'età. Si va avanti così e si va avanti bene". La risposta delle Regioni alle parole pronunciate in Parlamento sui vaccini è stata "ampiamente positiva". Draghi poi aggiunge: "Quello che ho detto in parlamento alle Regioni era una reazione spontanea davanti alle differenze tra le varie regioni. La Costituzione attribuisce al governo centrale competenze in caso di pandemia. il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell'età deve tornare a essere prioritario. Perchè si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti".

14.35 - "Le scuole riaprono fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato. La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media - dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa - le evidenze scientifiche mostrano che le scuole sono un punto di contagio molto limitato solo in presenza delle altre restrizioni. Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l'attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio".

14.30 - Sulla partecipazione straordinaria di Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, al consiglio europeo di ieri, spiega: "L'intervento di Biden è stato molto importante, ha veramente portato aria nuova, fresca nei rapporti Stati Uniti-Ue. Biden ha riaffermato che il pilastro della politica estera americana è l'Ue. Un tempo si diceva gli Usa guardano all'est, all'Asia, era in posizione equidistante. Oggi no, c'è un solo alleato fondamentale ed è l'Ue. Biden ha voluto riaffermare la sua diversità rispetto alla precedente amministrazione, con totale fiducia nelle regole bilaterali sul commercio e tutte le forme di cooperazione internazionale. L'amministrazione Usa precedente, in tema di tassazione delle multinazionali digitali, era di totale chiusura, ora invece la nuova amministrazione ha aperto ad accordi interazionali per la tassazione delle società digitali".

14.28 - Sui casi di operatori sanitari contrari ai vaccini dice: "Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo". Sugli operatori sanitari non vaccinati "ci sarà un decreto".

14.25 - "Starei attento a fare contratti - dice Draghi sul vaccino Sputnik - perché ieri la presidente della commissione ha messo in luce come, da un'indagine fatta dalla commissione parlando col fondo d'investimento russo, possono produrre massimo 55 milioni di dosi, di cui il 40% in Russia e il resto all'estero. E' vaccino in due dosi, a differenza di Johnson & Johnson, e all'Ema non è stata ancora presentata formale domanda su questo ma sta facendo review delle varie componenti e non si prevede che l'Ema si pronunci prima di tre o quattro mesi. Se va bene il vaccino sarebbe disponibile nella seconda parte dell'anno".

14.18 - "Noi per primi abbiamo proposto" il tema delle restrizioni all'export di vaccini nei Paesi extra-Ue. "Ora purtroppo è un tema all'attenzione di tutti" spiega Draghi. "Mi riservo di esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti. Confermo quanto detto: c'è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti".

14.15 - Draghi riferisce sul consiglio europei di ieri ai giornalisti: "Il criterio enunciato dalla commissione è in parte una modifica del criterio precedente. Prima l'unico requisito per lo stop all'export di un certo vaccino era il non rispetto del contratto da parte di una società. Ieri la commissione ha allargato il criterio introducendo le parole proporzionalità e reciprocità. Conta anche cosa fa il Paese verso cui un vaccino è diretto, ovvero se consente o meno le esportazioni. La proporzionalità e un criterio più sottile, riguarda la spedizione di vaccini verso un Paese che ha una percentuale già alta di vaccinati".

14.10 - Inizia la conferenza stampa e Draghi ne annuncia i temi: "Sono il consiglio europeo, i vaccini e la riapertura delle scuole”.


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