ROMA - Nonostante arrivino buone notizie sul fronte vaccino, Andrea Crisanti, docente di Microbiologia e Microbiologia clinica all'università di Padova, esprime tutte le proprie perplessità a The Breakfast Club su Radio Capital. Nei giorni scorsi l'azienda statunitense Pfizer ha annunciato che il vaccino da loro sviluppato ha un'efficacia di oltre il 90%. Una notizia che potrebbe rappresentare una svolta nella lotta alla pandemia e che farebbe esultare chiunque, ma non Crisanti, che placa gli entusiasmi: "Il vaccino non può avere un impatto sull'epidemia di Covid-19 prima di 12 mesi. Verso ottobre-novembre 2021 vedremo dei veri cambiamenti".
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Secondo il virologo, inoltre, "il vaccino non può essere reso obbligatorio visto il meccanismo con il quale sarà messo in commercio". Parlando nello specifico del vaccino della Pfizer, Crisanti chiarisce: "È un barlume di luce, però bisogna guardarlo nei dettagli. C'è un problema logistico - osserva lo scienziato - perché ha bisogno di una catena del freddo a -80 gradi e la tecnologia per la conservazione in Italia non è disponibile nei punti di distribuzione, quindi farmacie e studi medici".
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