Elezioni USA: cinque Stati decideranno tutto

Conteggi a rilento in Arizona, Georgia, Nevada, North Carolina e Pennsylvania. Intanto Wisconsin e Michigan assegnati a Biden ma Trump può ancora farcela. Polemiche a ripetizione
Elezioni USA: cinque Stati decideranno tutto© ansa
di Biagio Angrisani
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ROMA - Cinque Stati (Arizona, Georgia, Nevada, North Carolina e Pennsylvania) tengono le elezioni presidenziali statunitensi con il fiato sospeso. Assegnati Michigan e Wisconsin a Biden (a quota 264 con Arizona conteggiata) tra le proteste di Trump (fermo a 214), adesso si attende la conclusione dei conteggi nei restanti cinque Stati. Tutto ancora può succedere: lo sfidante Joe Biden vede la vittoria a un passo (occorre raggiungere quota 270), ma il presidente uscente Donald Trump con un “super five” potrebbe evitare lo sfratto dalla Casa Bianca allungando la permanenza di altri quattro anni. Con il ritardo eccessivo dei conteggi è iniziato anche il classico scaricabarile delle colpe. In qualche caso con dichiarazioni a dir poco esilaranti. Travolti da una marea di voti. Un serafico cancelliere del Nevada, Joe Gloria, ha spiegato che, per controllare delle firme elettroniche poco chiare, l’ufficio degli scrutinatori stava fava facendo accurate verifiche sui maldestri firmatari non seguaci della calligrafia.

ARIZONA. Chi vince in Arizona conquista undici grandi elettori. Per Biden è fondamentale ottenerli. L’Arizona era stata assegnata da Fox e dalla Ap a Biden, ma ci c’è ancora circa il 14% delle schede da scrutinare. Il vantaggio di Biden è sceso a 69 mila voti, su un totale di quasi tre milioni di voti. Oltre alle presidenziali e alle elezioni per Camera e Senato, nella tornata elettorale in Arizona al voto anche la legalizzazione della mariujana (59,8 sì, 40,2 no). E non sono mancate battute legate ai ritardi degli scrutini.

GEORGIA. Qui manca poco alla fine dei conteggi. L’intoppo è il voto postale. Trump avanti, Biden insegue. La Georgia assegna sedici grandi elettori.

NEVADA. Lo scrutinio ha tempi biblici. Biden ha un vantaggio minimo su Trump (meno di ottomila voti) ma c’è da conteggiare ancora il 15% dei voti. Il Nevada assegna sei grandi elettori.

PENNSYLVANIA. Da scrutinare ancora centinaia di migliaia di schede con Trump avanti di 115.000 voti. Biden in rimonta poiché le schede mancanti arrivano dalle roccaforti democratiche: rimangono da conteggiare circa 100.000 voti a Filadelfia e altre quarantamila schede nelle sue aree suburbane. Altri 37.000 voti devono ancora essere contati nella contea di Allegheny, che include Pittsburgh. La Pennsylvania assegna venti grandi elettori. 

NORTH CAROLINA. Anche qui i tempi per arrivare alla fine della conta sono quelli dell’Antico Testamento. Trump in vantaggio ed è probabile che possa portare a casa i 15 grandi elettori.

ALASKA. Più una curiostà che altro, ma tre Grandi Elettori sono sempre utili: in Alaska scrutinate quasi il 50% delle schede con Trump in vantaggio di quasi trenta punti su Biden. Evidentemente qualche slitta postal-elettorale è ancora in viaggio, ma francamente prendersela con qualche simpaticissimo Alaskan Malamute per il ritardo sarebbe davvero eccessivo.


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