ROMA - Anche il Cile sta lavorando ad un proprio vaccino contro il coronavirus SarsCov2: a svilupparlo è l'Istituto Millennio di Immunologia e immunoterapia (Imii) in collaborazione con l'università del Cile, sotto il coordinamento di Alexis Kalergis, e come riporta il quotidiano cileno LaTercera sono 4 i prototipi allo studio, tutti in fase preclinica, cioè sperimentati sugli animali. I ricercatori stanno usando i risultati e l'esperienza accumulata nell'ultimo decennio nello sviluppo dei vaccini contro il virus respiratorio sinciziale e il metapneumovirus umano, due delle principali cause di polmonite nell'uomo. Visti i risultati promettenti, i test clinici sugli uomini potrebbero iniziare nel 2021.
Il vaccino cileno è pensato per essere iniettatto anche nei neonati e come ha annunciato il ministro della Salute, Enrique Paris, "sarà gratuito e obbligatorio per alcuni gruppi a rischio, come gli operatori sanitari, i malati cronici, gli anziani e i bambini". Tuttavia, rispetto a quest'ultimo gruppo, "ci sono alcuni dubbi. Per ora non si sa se il vaccino è sicuro nei bambini con meno di 8 o 11 anni. L'obbligatorietà del vaccino per loro dipenderà dal risultato delle sperimentazioni", ha aggiunto Paris. Complessivamente si stima che dovrebbero essere vaccinate obbligatoriamente 5,8 milioni di persone, mentre per il resto della popolazione sarà volontario.