Roma entra nella rete FIAB-ComuniCiclabili

La valutazione del grado di ciclabilità del territorio della Capitale condotta dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta tiene conto delle analisi fatte singolarmente in tutti i 15 Municipi in cui è divisa la città.
Roma entra nella rete FIAB-ComuniCiclabili
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ROMA - Si è svolta oggi negli spazi esterni dell’Arancieria di San Sisto la consegna del riconoscimento FIAB-ComuniCiclabili a Roma Capitale, alla presenza di Pietro Calabrese, Assessore alla Città in movimento di Roma Capitale, e di Enrico Stefàno, Presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale.

ComuniCiclabili è un progetto ideato nel 2017 da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per sostenere e accompagnare le amministrazioni locali nelle loro politiche bike-friendly: sono già 127 i comuni italiani ad aver ricevuto l’attestazione di ComuneCiclabile con il relativo punteggio indicato in bike-smile (da 1 a 5) sulla bandiera gialla, simbolo di ComuniCiclabili.

La bandiera gialla della ciclabilità italiana che da oggi sventola anche su Roma non è dunque un premio ma un’attestazione, risultato di verifiche e valutazioni analitiche fatte in ciascuno dei 15 Municipi in cui è divisa la città, secondo le decine di parametri previsti dal progetto in 4 distinte aree: infrastrutture urbane, governance, cicloturismo e comunicazione. La scientificità e l’autorevolezza del metodo sono attestate anche dal partenariato con l’Università La Sapienza (Centro di ricerca per i trasporti e la logistica) e con l’INU - Istituto Nazionale di Urbanistica.

In considerazione dell’importanza della Capitale, FIAB ha voluto dedicarle un evento speciale. A breve ComuniCiclabili consegnerà  le bandiere gialle anche agli altri comuni italiani entrati in questa edizione 2020 e alle realtà che rinnovano la loro presenza nel circuito.

Roma è molto più di un comune poiché per popolazione ed estensione non è paragonabile a nessun’altra realtà italiana, per di più con una struttura policentrica che la rende di fatto un insieme di città. Per dare conto di questa complessità, le verifiche e le valutazioni sono state fatte su ciascun Municipio, con la collaborazione del coordinamento FIAB Lazio - afferma Alessandro Tursi, presidente di FIAB, e vicepresidente di ECF-European Cyclists’ Federation di cui FIAB è membro per l’Italia. - Come mostra la mappa, se i Municipi fossero comuni a sé, 11 su 15 avrebbero i requisiti minimi per aderire a ComuniCiclabili, seppur con valori differenti”.

Interessante osservare anche le pagelle dove viene sempre riportato il risultato di ciascun ambito di analisi: per la Capitale sono state suddivise per Municipi, in quanto la sola valutazione globale della città con 1 bike smile avrebbe celato la complessità e l’eterogeneità esistente sul territorio.

Roma Capitale ha avviato un percorso preciso per promuovere la ciclabilità. Il piano straordinario da 150 chilometri di  piste transitorie va in questa direzione. È il progetto ciclabile più ambizioso promosso da una città italiana e siamo convinti che creerà una rete importante e strutturata per la Capitale - dichiara l’assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, Pietro Calabrese. - Oggi più che mai è necessario ripensare alla mobilità urbana. In questo periodo di emergenza abbiamo assistito da parte dei cittadini a un cambio drastico nelle proprie abitudini: in tanti hanno scelto nuovi mezzi per gli spostamenti di tutti i giorni. Compito delle Istituzioni è recepire questi bisogni e lavorare a soluzioni di breve, medio e lungo periodo. È ciò che stiamo realizzando: dal Piano urbano della mobilità sostenibile, adottato lo scorso anno, alla promozione dello sharing, fino alla creazione delle ciclabili transitorie. Un cambio di passo è possibile solo grazie a un gioco di squadra fra la Pubblica Amministrazione e i cittadini, una sinergia fondamentale e preziosa”.

Per Enrico Stefàno, Presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale si tratta di “un traguardo importante quello raggiunto dalla città di Roma, ma è soltanto l'inizio. Dobbiamo, infatti, proseguire determinati verso l'aumento degli spazi per pedoni e ciclisti, in grado di integrare il traffico privato in modo sostenibile”.

Favorire e incrementare la mobilità in bicicletta significa offrire, in modo rapido ed economico, un’alternativa salutare al trasporto pubblico oggi oltretutto limitato dal distanziamento Covid-19, ma anche sostenere un investimento ad alto ritorno per il futuro: ne beneficiano il traffico, la qualità della vita e dell’aria e anche l’economia urbana a partire dal commercio, come hanno ben compreso Confesercenti e CNA che di recente hanno collaborato con FIAB alla campagna Spesa quotidiana? Prima la bici!
 


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