VIBO VALENTIA - Una maxi operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia è in corso per l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare del gip di Catanzaro su richiesta della DDA a carico di 334 persone. L'operazione 'Rinascita-Scott' ha disarticolato tutte le organizzazioni di 'Ndrangheta operanti nel vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.
Sequestro beni
Contestualmente all'ordinanza di custodia cautelare, i Carabinieri stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro. L'imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d'Italia dove la 'ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria di Catanzaro. A capo della struttura criminale si sono alternati, negli anni, esponenti della cosca Mancuso, quali Giuseppe Mancuso (classe 1949), Pantaleone Mancuso (classe 1961) e, da ultimo, Luigi Mancuso (classe 1954), che proprio in tale ruolo di vertice ha governato gli assetti mafiosi della provincia, riuscendo anche a ricomporre le fibrillazioni registrate negli anni tra le varie consorterie.
Morra, continua sradicamento dalla Calabria
"Grazie e ancora grazie alle migliaia di donne e uomini impegnati da stanotte nella maxi operazione che ha portato allo smantellamento di tutte le cosche operanti nel vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso Limbadi. Un plauso al Ros, guidato dal Generale Pasquale Angelosanto e altrettanto alla magistratura, alla DDA di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri. Stanotte lo Stato ha dimostrato ancora una volta tutta la sua capacità di reazione dispiegando uomini e mezzi per un attacco frontale. Da oggi in Calabria si respira un'aria migliore, un'aria che ha il sapore di libertà. Queste continue operazioni devono farci comprendere la potenza di fuoco e di penetrazione delle mafie e quindi la lotta alla criminalità organizzata deve essere il primo punto dell'agenda politica. Non basta un applauso al momento degli arresti ma c'è bisogno di sostegno concreto e continuo per le necessità delle forze dell'ordine e della magistratura. Dall'altra parte tutti noi cittadini dobbiamo avere fiducia nelle capacità di contrasto delle Istituzioni contro le mafie. Ma le Istituzioni vanno protette e rispettate e non abbandonate per mere beghe di partito. Oggi è una bella giornata per chi ha a cuore la legalità". A dirlo è Nicola Morra presidente della Commissione parlamentare Antimafia.
Coinvolti politici
Politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni figurano tra gli arrestati della maxi operazione condotta all'alba dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Tra loro anche l'avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, accusato di associazione mafiosa. Oltre a lui, tra gli arrestati, c'è il sindaco di Pizzo e presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo, del Pd, l'ex consigliere regionale del Pd Pietro Giamborino (ai domiciliari) e il segretario del Psi calabrese Luigi Incarnato (domiciliari). Il GIP ha imposto il divieto di dimora in Calabria per l'ex parlamentare ed ex assessore regionale del Pd Nicola Adamo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Tra gli arrestati c'è anche l'ex comandante del reparto operativo dei carabinieri di Catanzaro Giorgio Naselli, adesso comandante provinciale a Teramo.
Gratteri: "Colpite cosche del vibonese dalle Alpi alla Sicilia"
“È la più grande operazione dopo il maxi processo di Palermo". Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri sintetizza l'operazione, che ha portato a 334 arresti tra i quali politici, avvocati, commercialisti e massoni. "Abbiamo disarticolato completamente le cosche della provincia di Vibo - ha aggiunto - ma ha interessato tutte le regioni d'Italia, dalle Alpi alla Sicilia. Nell'ordinanza ci sono 250 pagine di capi di imputazione. È stato un grande lavoro di squadra fatto dai carabinieri del Ros centrale, di quello di Catanzaro, e del Comando provinciale di Vibo Valentia. Alla fase esecutiva dell'operazione hanno preso parte circa 3000 militari con tutte le specialità, dal Gis al Tuscania ai Cacciatori, tutte le sezioni Ros d'Italia e tutti i carabinieri della Calabria", ha detto Gratteri.