Spazio, lanciata Soyuz con il satellite italiano Cosmo-SkyMed

In orbita insieme a Cheops, il super telescopio dal cuore italiano, per una spedizione con diverse missioni, tra cui la ricerca di pianeti alieni che potrebbero ospitare la vita
Spazio, lanciata Soyuz con il satellite italiano Cosmo-SkyMed© EPA
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È partito alle 9.54 ora italiana, dalla base spaziale europea di Kourou, nella Guyana francese, il vettore Soyuz con a bordo il primo satellite Cosmo-SkyMed di seconda generazione (Csg) dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e del ministero della Difesa. Il satellite Csg, dedicato all'osservazione della Terra, è stato lanciato insieme alla sonda Cheops, dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), dedicata alla caratterizzazione dei pianeti esterni al sistema solare.

Test in orbita

Attualmente Csg ha raggiunto la sua orbita polare eliosincrona a circa 620 chilometri di quota dove, prima di essere operativo, sarà sottoposto ai test previsti. Al termine di questa fase, Cosmo-SkyMed SG diventerà il quinto satellite operativo della costellazione, il cui primo lancio è avvenuto nel giugno del 2007. "La nuova generazione dei satelliti Cosmo-SkyMed permette al nostro Paese di confermare - sottolinea il presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia - un'eccellenza tecnologica italiana, riconosciuta a livello mondiale. La nuova generazione rafforzerà la leadership del nostro Paese nel settore dell'osservazione della Terra da satellite e dei suoi servizi e applicazioni quale efficace strumento di crescita economica e benessere sociale. La nuova generazione Cosmo-SkyMed sarà caratterizzata, grazie ai significativi investimenti dell'ASI e della Difesa Italiana, da nuove funzionalità, migliori prestazioni e maggiore flessibilità di utilizzo. Il successo di questo primo lancio della seconda generazione di satelliti COSMO-SkyMed è un importante passo volto a garantire la continuità e il consolidamento di una straordinaria infrastruttura unica al mondo capace di garantire i più sofisticati servizi di monitoraggio e osservazione del nostro Pianeta".

Il ruolo dell'Italia

La missione Cheops è una partnership tra la Svizzera e il programma scientifico dell’ESA, con importanti contributi da Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Il telescopio di Cheops, progettato dai ricercatori dell'Inaf di Padova e Catania e realizzato, grazie al supporto dell'Agenzia Spaziale Italiana, da Leonardo, Media Lario e Thales Alenia Space Italia, è basato su un riflettore molto compatto e ottimizzato per misure fotometriche ad altissima precisione. L'Italia ha un ruolo anche nel team scientifico internazionale, con la partecipazione dei ricercatori degli Osservatori Inaf di Catania e Padova, e dell'università di Padova.


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