LONDRA - Il tour operator britannico Thomas Cook ha dichiarato fallimento dopo che non è riuscito nel fine settimana a raccogliere fondi per la sua sopravvivenza e andrà in liquidazione immediata. Così è al via il ponte aereo organizzato dal governo britannico e dalla Civil Aviation Authority (Caa) per rimpatriare i turisti bloccati all'estero. In totale vi sono quasi 600.000 clienti del tour operator attualmente in vacanza, 150.000 dei quali britannici inclusi 16.000 il cui rientro nel Regno era previsto per oggi. Il ministro dei Trasporti, Grant Shapps, ha detto che sono pronti 45 aerei charter per sostituire la flotta Thomas Cook e la Caa prevede per stasera il rimpatrio d'almeno 14.000 persone.
Lo stop
Per il Regno Unito si tratta della maggiore operazione di rimpatrio in tempo di pace. Nel 2017, a causa del crac della compagnia aerea britannica Monarch, occorsero in totale 567 voli, da parte di alcune decine di velivoli charter, per far tornare a casa circa 84.000 clienti. Il crac di Thomas Cook, storico marchio con 178 anni di storia il cui pacchetto di controllo era stato ceduto nei mesi scorsi al gruppo cinese Fosun (azionista di minoranza col 17%) nell'ambito di un progetto di salvataggio non andato in ultimo a buon fine, ha segnato l'avvio della procedura di liquidazione giudiziaria chiesto dal management. E di conseguenza lo stop a tutte le attività dell'azienda, incluse quelle della flotta omonima che è stata atterrata. Continua invece a operare la Condor, compagnia aerea tedesca sussidiaria di Thomas Cook.
Fosun: delusi da bancarotta
Il gruppo cinese Fosun, il maggiore azionista di Thomas Cook, ha detto di essere "deluso" dal fatto che il tour operator britannico non abbia trovato i fondi necessari per la sua sopravvivenza, fallendo dopo 178 anni dalla sua nascita. Thomas Cook, nato nel 1841, è il più antico tour operator indipendente al mondo ha 22.000 dipendenti di cui 9.000 nel Regno Unito, molti dei quali sono da oggi disoccupati. Il fallimento improvviso del gruppo fortemente indebitato sta innescando il rimpatrio senza precedenti di circa 600.000 clienti Thomas Cook attualmente in vacanza in tutto il mondo. "Fosun è deluso dal fatto che Thomas Cook Group non sia stato in grado di trovare una soluzione praticabile per la sua proposta di ricapitalizzazione", si legge in una nota inviata ad Afp. La settimana scorsa i creditori avevano chiesto al tour operator britannico di trovare 200 milioni di sterline (227 milioni di euro) di finanziamenti aggiuntivi per un piano di salvataggio già accettato di 900 milioni di sterline e condotto da Fosun. La maratona di discussioni si è svolta per tutto il fine settimana, senza risultato. E Thomas Cook si è dichiarato fallito. Thomas Cook è andato in forte crisi negli ultimi anni soprattutto per la forte concorrenza dei siti web di viaggi economici e per la riluttanza dei turisti, preoccupati dalla Brexit. Il tour operatore aveva già annunciato un'abbondante perdita di 1,5 miliardi di sterline nel primo semestre, su un fatturato di circa 10 miliardi.
La situazione nelle altre città
Il ramo d'azienda belga di Thomas Cook per il momento prosegue nelle sue attività previste, ma non accetta nuove prenotazioni. Si legge negli on-line dei media locali. Nel caso il tour operator venisse dichiarato fallito anche in Belgio i turisti vittima di annullamenti o interruzioni potrebbero far ricorso al Fondo di garanzia per i viaggi, che interviene in questo caso nel Paese. Anche dalla sussidiaria olandese di Thomas Cook fanno sapere di non accettare più prenotazioni e che si stanno studiando opzioni per attenuare l'impatto del fallimento per clienti e impiegati. A Berlino, Condor, la controllata tedesca del tour operator britannico Thomas Cook ha reso noto che per motivi legali non può più far partire i vacanzieri verso le destinazioni prenotate. Lo riferisce l'agenzia tedesca Dpa citando fonti ufficiali della stessa compagnia aerea 'leisure' di Francoforte. Solo tra oggi e domani dovevano partire circa 21 mila persone. I voli di ritorno comunque non sono interessati dal blocco. Sono circa 140 mila le persone in viaggio al momento con la controllata tedesca di Thomas Cook. In media meno di un quinto dei passeggeri della Condor sono clienti dei marchi del tour operator britannico (Thomas Cook, Neckermann, Öger Tours, Air Marin und Bucher Reisen).