Mantova, cade deltaplano: muore pilota reggiano

Morto 60enne ex direttore della scuola di paracadutismo di Reggio Emilia
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REGGIO EMILIA - È morto schiantandosi col deltaplano. La vittima è Antonio Brunetti, 62enne esperto pilota di Reggio Emilia, dove aveva diretto in passato anche una scuola di paracadutismo: era appena decollato ieri intorno alle 19 dal piccolo campo volo di Dosolo, al confine tra la provincia reggiana nei territori di Guastalla e Luzzara e quella mantovana, non lontano dal fiume Po. Ma dopo pochi secondi dall'ascesa, l'ultraleggero, probabilmente a causa di un'avaria tecnica che non ha più permesso il controllo al suo conducente, ha cominciato a scendere in picchiata, roteando su se stesso per poi finire al suolo, in un campo di erba medica, dopo un volo di 70-80 metri. Per l'uomo non c'è stato nulla da fare, troppo gravi i traumi riportati. A nulla è valso l'intervento di ambulanza e vigili del fuoco. I carabinieri di Viadana hanno sequestrato i resti del deltaplano che ora sono a disposizione della magistratura per accertamenti tecnici sul velivolo per capire causa e dinamica. Nella giornata di oggi (lunedì 2 settembre) dovrebbe essere disposta l’autopsia.

La dinamica dello schianto

A un certo punto il velivolo dev’essere andato in stallo, e dopo un breve avvitamento, è precipitato, in mezzo al prato, a circa trecento metri dal campo volo. Immediato l’allarme dal campo volo dove si stava svolgendo una festa di compleanno, che è stata immediatamente interrotta. A Dosolo sono arrivate l’ambulanza e l’automedica da Guastalla. In un primo momento sembrava che le sue condizioni non fossero gravissime, ma dopo pochi minuti Brunetti è deceduto. I carabinieri hanno ascoltato le persone che si trovavano all’interno dell’aviosuperficie per chiarire gli spostamenti di Brunetti nel corso della giornata. Il pilota era molto esperto e l’ipotesi dell’errore umano è stata immediatamente scartata. La causa più verosimile è appunto il cedimento strutturale del deltaplano a motore.


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