REGGIO CALABRIA - Alle prime luci dell’alba, il personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Reggio Calabria, supportato dal personale del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e della Squadra Mobile di Vibo Valentia, ha tratto in arresto in Santa Domenica di Ricati (VV) il latitante Crea Domenico. Nato a Cinquefrondi (RC) il 4 maggio 1982, capo della consorteria mafiosa operante in Rizziconi e zone limitrofe, collegata e imparentata con la potente famiglia Alvaro di Sinopoli, Crea era latitante dal 2015 quando venne colpito da misura cautelare per i reati di associazione mafiosa, estorsione e altri reati a seguito di sentenza di condanna in primo grado a 15 anni di reclusione emessa dal Tribunale di Palmi. Da quella data Domenico Crea è stato colpito da numerosi provvedimenti restrittivi per associazione mafiosa ed estorsione ed è stato condannato in via definitiva, il 4 aprile scorso, ad anni 21 di reclusione. L’indagine volta alla cattura del latitante è stata avviata dalla Squadra Mobile oltre tre anni fa con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo e sotto la direzione della Procura della Repubblica DDA di Reggio Calabria ed è stata intensificata a seguito della cattura del fratello di Domenico, Giuseppe, avvenuta ad opera della Squadra Mobile di Reggio Calabria il 29 gennaio 2016, a seguito del quale Domenico Crea ha assunto il ruolo di capo indiscusso della consorteria criminale di Rizziconi.
L’arresto
Nella serata di ieri, a seguito di servizi di osservazione supportati da strumentazione tecnologica altamente sofisticata, si è avuta la certezza della presenza del latitante all’interno di una villetta in Santa Domenica dove è stato tratto in arresto nella prima mattinata odierna. Il latitante era in compagnia della moglie e delle due figlie minori ed è stato trovato in possesso di 5.000 euro in contanti. Al vaglio la posizione di due coniugi proprietari dell’immobile messo a disposizione della famiglia del latitante.
Salvini: “La giornata comincia molto bene”
“Polizia e Carabinieri alla grande contro la 'ndrangheta, arrestato l'ultimo latitante importante rimasto in Calabria e altri sette criminali per estorsioni tramite incendi, minacce e violenza: la giornata comincia molto bene”, lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini, commentando l’arresto del latitante Domenico Crea e l’operazione contro gli affiliati della cosca Cordi.