Australia, il mistero dietro all''uomo gigante': il ritrovamento

Non è ancora dato sapere chi è l'autore dell'immensa figura di aborigeno incisa nel deserto australiano
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Nessuno sa come possa essere stata creata la figura del Marree Man, una sorta di uomo gigante dalle dimensioni di circa 4,2 chilometri incisa nel remoto entroterra dell'Australia centrale. Il profilo totale della figura è di circa 28 chilometri mentre le sue incisioni sono larghe 45 metri e profonde 35 cm. Prende il nome dal piccolo insediamento posto nelle immediate vicinanze.

Chi ha scoperto il Marree Man

A scoprirlo è stato Trec Smith, che stava pilotando un piccolo aeroplano nel 1998. "Era enorme e scolpito in modo davvero profondo", ha riferito l'uomo. Quindi ha aggiunto: "Era davvero notevole, quindi ho pensato che all'epoca tutti dovessero saperlo". Invece nessuno era a conoscenza della figura incisa nel deserto. Incominciariono ad arrivare dei fax anonimi alle aziende Marree e ai media di SA, dove si leggeva: "Su un altopiano a 36 miglia a nord-ovest di Marree, c'è un gigantesco disegno di un aborigeno lungo più di due miglia". Successivamente le autorità hanno scoperto una bandiera americana vicino al Marree Man e una nota che menzionava il famigerato culto statunitense dei Branch Davidians. 

I presunti artisti dell'opera

Due artisti locali sono stati sospettati di essere dietro il Marree Man. Robin Cooke, che ha creato il Mutonia Sculpture Park di Marree, nega che sia stato lui. L'aletro sospettato potrebbe essere l'artista defunto di Alice Springs Bardius Goldberg, che secondo quanto riferito ha confessato sul letto di morte che l'Uomo Marree era una sua opera.


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