Il professor Roberto Burioni è stato ospite di “Facciamo finta che”, il programma di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri in onda su R101, dove ha parlato del libro “La formidabile impresa” uscito ieri per Rizzoli.
Questi alcuni passaggi del suo intervento:
“Il libro che ho scritto parla molto poco di covid, parla del miracolo che ha fatto la scienza. Il vaccino è molto sicuro, è molto efficace e noi come comunità scientifica, come genere umano siamo riusciti a produrre in un tempo inimmaginabile”. “Questa brutta storia ha aperto un nuovo capitolo della medicina, c'è la possibilità di nuovi vaccini di nuove cure e si aprono prospettive rivoluzionarie per i tumori. Il fatto di poter fare un vaccino in 60 giorni apre la possibilità di fare un vaccino personalizzato per ogni paziente, il che è qualcosa che fino a 5 anni fa era fantascienza e invece è realtà. Chissà che tra qualche anno non ci si ricordi di questo periodo terribile perché ha portato delle cure nuove”.
“La mortalità tra le persone che non hanno fatto il vaccino è molto più alta, il virus è diventato molto contagioso, è diventato molto facile contrarlo. È molto facile e molto meglio incontrarlo con la protezione del vaccino. Alle persone che non si vogliono vaccinare è complicato dire qualcosa. Questi non si convincono neanche di fronte al fatto reale di morire. E una scelta irrazionale perché il vaccino è efficacissimo e sicurissimo e il fatto che qualcuno lo rifiuti è qualcosa di irrazionale”.
“La gente si imbottisce di antibiotici e non dovrebbe e quelli davvero hanno effetti collaterali molto più frequenti dei vaccini. Questo vaccino ha un profilo di sicurezza che è altissimo”. “Io penso che gli storici del futuro avranno molto lavoro, gli storici, i sociologi e forse anche gli psichiatri, per capire perché le persone hanno rifiutato un vaccino così sicuro”.