L'obiettivo è "vaccinare l'80% popolazione entro settembre di quest'anno, compresi i 12-15enni, in totale 54,3 milioni di italiani". A farlo sapere il commissario per l'Emergenza Francesco Figliuolo in audizione alla Camera sottolineando che il compito della struttura è quello di "tutelare la salute e la vita dei nostri concittadini, ristabilendo le condizioni per favorire la ripartenza del paese". Figliuolo ha aggiunto: "Non dobbiamo sprecare niente in termini di risorse, uomini, tempo e mezzi. L'Italia ha tutto, bisogna solo saperlo mettere insieme e in maniera coordinata". Considerati gli attuali scenari della pandemia, "potrebbe essere prevista la necessità di almeno un'ulteriore dose di vaccini". Figliuolo ha sottolineato la necessità che si passi, "gradualmente nei prossimi mesi", dalla gestione commissariale dell'emergenza ad una gestione ordinaria "delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti". A questo punto della campagna vaccinale serve "un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub ad un sistema di 'vaccinazioni delocalizzate', molto più capillare e prossimo ai cittadini". Figliulo ha poi definito il "punto di svolta" della campagna vaccinale proprio l'aver accelerato sulle dosi a queste categorie: è "ciò che ha permesso il repentino calo di ricoveri e morti".