Conte ha riferito alle 12 alla Camera e alle 18 parlerà in Senato, per illustrare i provvedimenti contenuti nel nuovo Dpcm, per arginare la crescita di contagi da Coronavirus.
Decreto differenziato in base a tre fasce di rischio
La principale novità illustrata da Conte nell'intervento alla Camera è che il nuovo Dpcm conterrà misure differenziate in base a tre diverse zone di rischio sul territorio nazionale. Nelle Regioni più a rischio quindi, ci saranno misure più restrittive rispetto a quelle inserite nelle fasce con rischio più basso.
Misure nazionali
Scongiurato quindi per il momento un lockdown nazionale, Conte ha elencato poi le misure che riguarderanno tutto il territorio. Il Premier ha parlato di una restrizione alle uscite serali, il coprifuoco, senza specificare l'orario. Chiusure di centri commerciali nei week-end, chiusure di musei, mostre, sale bingo, limitazioni agli spostamenti tra Regioni, in particolare da e verso quelle più a rischio, e Dad al 100% nelle scuole superiori. Il limite della capienza sui mezzi pubblici sarà ridotta al 50%.
Nuovo Dpcm su lockdown e coprifuoco: quando arriverà e nuove restrizioni
Ecco l'intervento del Premier Conte
12.46 "Sosterremo i settori colpiti dalle misure al più presto"
“Il governo non intende arretrare di un millimetro rispetto al proposito di garantire la più ampia protezione economica alle imprese e ai cittadini italiani. Con questo spirito abbiamo varato il decreto legge ristori, e abbiamo deciso di estendere fino alla fine di marzo il blocco dei licenziamenti. Stiamo già lavorando per perseguire ogni azione utile per ristorare e sostenere i settori colpiti al più presto. Si dice spesso che ogni crisi è un’opportunità di cambiamento. Questa è la terza crisi nello spazio di 15 anni, ma questa volta possiamo imprimere una svolta".
12.43 "Consapevoli della rabbia dei cittadini"
“Siamo consapevoli della frustrazione, del senso di smarrimento e della rabbia dei cittadini, che si trovano a convivere con nuove limitazioni della libertà personale. Siamo consapevoli anche degli effetti sull’economia, ma non ci può essere alcun dilemma tra la difesa della salute collettiva e quella dell’economia. Tanto più saremo rapidi a piegare la curva dei contagi, tanto più potremo allentare le misure”.
12.41 "Chiusi centri commerciali nei week-end"
“L’effetto sarà quello di intervenire a più riprese in maniera graduata. Se oggi riproponessimo un regime restrittivo indistinto su tutto il territorio nazionale, rischieremmo di adottare misure poco efficaci nelle regioni più a rischio e dall’altra useremo misure troppo restrittive in altre regioni. A tal fine il prossimo Dpcm individuerà tre aree con altrettante soglie di rischio e di conseguenza adeguate misure restrittive. L’inserimento della regione in una delle tre aree avverrà in base ad alcuni parametri con un’ordinanza del ministro della Salute. Per l’intero territorio nazionale, intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure per rafforzare l’obiettivo del contenimento. Pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, alimentari e tabacchi all’interno di questi centri. Chiuderanno anche i musei e le mostre, prevediamo la riduzione fino al 50% dei mezzi pubblici, prevediamo di introdurre limiti agli spostamenti da e verso le regioni che hanno alti indici di rischio. Prevediamo limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale, salvo eccezioni per motivi di lavoro, salute e necessità. Prevediamo che le scuole secondarie di secondo grado, prevediamo possano passare integralmente alla Dad, sperando che sia una misura temporanea”
12.32 "Misure diverse per i territori"
“Nonostante gli sforzi però, l’evoluzione dell’epidemia risulta preoccupante. Il quadro epidemiologico è in via di transizione verso uno scenario 4, in alcune Regioni soprattutto. L’aumento rapido dell’incidenza è coerente con l’aumento dell’et nazionale che attualmente si colloca sull’1,7. In alcune Regione il dato risulta superiore alla media nazionale. Esiste un’alta probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche di terapia intensiva nel prossimo mese. Il quadro appena descritto non tiene conto degli effetti delle misure restrittive introdotte con l’ultimo Dpcm del 24 ottobre. Questi effetti possono essere constatati a partire dal 14esimo giorno dall’adozione delle misure. Sebbene gli effetti saranno positivi, in questo momento non ci sono evidenze scientifiche che ci permettono di predire uno scenario favorevole. Siamo costretti a intervenire in un’ottica di prudenza e massima precauzione. Questa strategia va necessariamente modulata in base alle differenti criticità nei territori. Riteniamo necessario pertanto assumere una decisione orientata ai principi di proporzionalità e adeguatezza in base a criteri di rischio scientifici rilevati nei diversi territori”.
12.27 "Faremo più test"
“Il commissario Arcuri ha acquistato 10 milioni di test rapidi che saranno distribuiti alle Regioni, che potranno somministrare fino a 100 mila test rapidi al giorno. In sostanza sarà possibile far crescere ulteriormente la capacità di screening della popolazione italiana, che oggi si è attestata sui 200mila, ma potrà arrivare già nei prossimi giorni fino a 350mila test al giorno. In caso di scenari particolarmente avversi, potremmo disporre di personale sanitario militare in aggiunta”.
12.25. "Differenze dalla prima ondata"
“Occorre rilevare che l’aumento dei contagi è anche dovuto a un’accresciuta capacità di screening. Vengono effettuati in media 200mila tamponi al giorno quando a marzo ne venivano effettuati circa 25 mila, circa otto volte di meno. Questi dati li riassumo perché confermano e ci fanno capire che c’è una rilevante differenza rispetto alla prima ondata. Oggi abbiamo una capacità diversa di risposta con i mezzi in dotazione. Mentre all’inizio dell’emergenza il Paese era sprovvisto di dotazioni, oggi può considerarsi autosufficiente. In Italia ogni giorno vengono distribuite ogni giorno 11 milioni di mascherine chirurgiche nelle scuole. Per concludere in questo momento non stiamo verificando una pressione insostenibile della terapia intensiva, ma registriamo affollamenti in altri reparti come le terapie sub-intensive”.
12.21. “Dal monitoraggio effettuato nella settimana dal 19 al 25 ottobre il numero dei casi è quasi raddoppiato rispetto alla settimana precedente. Il 94% dei contagiati risulta in isolamento domiciliare, oggi solo il 5% sono ricoverate con sintomi in ospedale contro il 41,5 % della prima ondata. Gli italiani contagiati sono di numero ben più elevato anche se la gravità di contagi sembra inferiore alla prima ondata. Fino al 95% delle persone presentano sintomi lievi. Ieri erano occupati il 21% dei posti disponibili in terapia intensiva”.
12.18. "Situazione epidemiologica in costante peggioramento"
"Il Governo è sempre stato e sempre sarà consapevole delle decisioni che ha assunto e che assumerà per salvare la Nazione. Il quadro epidemiologico è critico in tutta Europa, costringendo tutti i paesi ad adottare misure sempre più restrittive, che si susseguono di settimana in settimana. L’Europa all’interno di un quadro complesso, preoccupante, è una delle zone più colpite dalla seconda ondata. I paesi come Francia, Spagna e Regno Unito, il numero di casi ha superato il milione, anche nel nostro paese la situazione epidemiologica è in costante peggioramento”.
12.10 Iniziato l'intervento di Conte
"L’interlocuzione con il Parlamento e il pieno coinvolgimento di tutte le forze politiche costituiscono passaggi fondamentali. Già sabato alla lettura del report settimanale sull’evoluzione del quadro pandemico ha costretto a configurare nuove misure restrittive da adottare anche prima del 4 novembre. In ragione di queste sopravvenute evenienze, ho chiesto di poter anticipare già oggi queste mie interlocuzioni, affinché il Parlamento possa esprimersi".