ROMA - È stata una giornata storica. Per il mondo dei tuffi in generale e per la spedizione italiana in particolare. A partire dalla ormai "solita" Chiara Pellacani, che si è presa l'oro nel trampolino dall'altezza dei 3 metri. È la quinta medaglia in cinque gare agli Europei in corso nella Capitale per la 19enne romana (ne compirà 20 tra meno di un mese), la seconda del metallo più pregiato dopo quella ottenuta nel Team Event, che si aggiunge all'argento nel sincro da 3 metri con Elena Bertocchi e ai due bronzi nel trampolino da un metro individuale e nel sincro misto insieme a Matteo Santoro.
Europei, tuffi: Pellacani d'oro nel trampolino 3 metri
En-plein
Il trionfo di ieri, però, è sicuramente il più importante. Sia in prospettiva perché si parla di una disciplina olimpica, sia perché è stata la sua prima volta in assoluto sul gradino più alto del podio in singolo in un Europeo: «Era la gara che aspettavo di più ed è arrivato il risultato che speravo. Ci ho lavorato tanto, questo momento me l'ero immaginato. Ma non c'è mai nulla di scontato, soprattutto in questo sport dove la testa conta tantissimo. È stato bellissimo vincere in casa, nel posto dove sono cresciuta e dove ho iniziato a gareggiare, con tutto questo pubblico e con i miei parenti sulle tribune». Un tifo da stadio che, poco prima dell'ultimo tuffo che è valso l'oro, con la sua ovazione è riuscito "addirittura" a strappare un sorriso anche a lei, fino a ieri sempre imperturbabile: «Generalmente cerco di controllare le emozioni e concentrarmi solo sulla prestazione. Ma quando ho sentito quel boato, ancora più forte dei giorni precedenti, mi sono sentita felice. Ho sorriso e mi sono detta: "Io me la godo, poi vediamo che succede". E devo ammettere che è andata alla grande». Sì, perché questa medaglia d'oro è un nuovo passo avanti in un percorso di crescita che sta facendo scomodare paragoni importanti con una leggenda del calibro di Tania Cagnotto, bronzo olimpico proprio in questa specialità e ultimo oro europeo nel 2016, pochi mesi prima dei Giochi: «Mi fa piacere, lei è stata la più grande campionessa italiana in questo ambito. Anche durante questo Europeo ci ha aiutato tantissimo, dandoci dei consigli durante le riunioni tecniche sulla base delle sue esperienze. Ma non devo pensare ai paragoni, perché altrimenti aggiungerei altre pressioni. Devo solo cercare di dare il massimo giorno dopo giorno».
Europei, pioggia di medaglie italiane nei tuffi!
Bronzo storico
E dopo di lei è arrivato un altro momento storico, con la gara dai 20 metri di altezza, da cui si sono lanciate otto ragazze, con in palio delle medaglie come mai era accaduto in un campionato europeo. E una di queste, quella di bronzo (oro alla tedesca Schmidbauer e argento all'ucraina Vyshyvanova), l'ha conquistata la nostra Elisa Cosetti, che ha fatto esultare il pubblico del Foro italico. Un successo eccezionale, anche perché la ventenne di Trieste ha iniziato a cimentarsi in questa disciplina solamente a settembre 2021 e quella di ieri era appena la sua quarta gara ufficiale. Abbastanza comunque per salire nel podio: «All'ultimo tuffo ho pensato a dare tutto quello che avevo, ma devo ammettere che mi tremavano le gambe». Già, perché oltre alla tecnica e al coraggio, ci vuole pure una buona dose di sana follia per cimentarsi in tuffi di questo genere, tra l'altro con un tempo non proprio ideale visto che durante la gara ha iniziato a piovere leggermente e si è alzato di nuovo il vento: «Per noi però non è un problema. Siamo abituati e gareggiare all'aperto, l'ultima volta addirittura c'era un vento a 50 km/h. Anzi, devo dire che per me è stato complicato ambientarmi, perché qui l'acqua è molto chiara e io invece sono abituata a quella più scura del mare o del lago. Però è stato sicuramente un buon inizio, un'esperienza che mi permetterà di crescere ancora».