Domenica 3 ottobre si è svolta la Maratona di Londra, un'edizione annunciata come la più significativa di sempre ma che ha visto al traguardo "solo" 35.873 runner, a fronte dei 40.000 previsti.
Gara eccellente sul piano élite dove la keniana Joyciline Jepkosgei ha tagliato il traguardo in 2h17'43", seguita dalle etiopi Degitu Azimeraw (2h17'58") e Ashete Bekere (2h18'18"). Al maschile vince l'etiope Sisay Lemma in 2h04'01" precedendo Vincent Kipchumba (2h04'28") e Mosinet Geremew (2h04'41").
In gara anche 314 uomini e 76 donne italiane. Podio maschile a Markus Ploner in 2h23'07" seguito da Hannes Rungger in 2h26'06" e Luis Schenk con 2h28'13". Top femminile guidata da Barbara Diquigiovanni in 3h05'09" seguita da Paola Noli in 3h13'23" e Silvia Oneda in 3h20'21".
Più staccati, ma non troppo, tanti master che hanno lasciato un segno speciale. Partiamo da Yugo Gordon, olimpionica ad Hong Kong 1984, che ha firmato il nuovo record F70 UK con 3h25'30" batetndo Jeannie Rice, a sua volta primatista mondiale con 3h24'48" fatto segnare a Berlino nel 2019.
Susan McDonald, campionessa europea master e ai recenti Campionati mondiali indoor Masters, con 2h51'27" ha stabilito il record F50 UK staccando di oltre un minuto il dodicenne Jo Thompson che ha chiuso in 2h52'30".
Tra i master M60 una vecchia conoscenza, l'irlandese Tommy Hughes che nonostante il suo 2h30'46" non ha portato a casa il record mondiale M60. Hughes non è nuovo a queste imprese, nato nel gennaio del 1960, lo scorso anno ha fatto segnare la miglior prestazione mondiale di categoria M60 correndo la mezza maratona in 1h11’09 all’Antrim Coast Half Marathon. Sempre lo scorso anno, Hughes si è presentato al traguardo della maratona al Lisburn Festival of Running Marathon, riservata ai soli atleti élite, in 2h30’02 (3’33″/km) stabilendo il primato mondiale di categoria M60. Suo anche il record mondiale M60 sui 50 km con 3h06’28”. Hughes, che ha ripreso a correre dopo un periodo burrascoso vissuto intorno ai 50 anni, ha un passato di atleta che include la partecipazione alla Maratona olimpica di Barcellona, oltre ad un pb di 2h14’46.
Leader della classifica M50 è stato Jonathan Walton in 2h29'01" mentre il russo Yuri Strotrofilov è in cima a quella M55 con 2h38'16".
A vincere la categoria M65 lo statunitense Jacob Nur in 2h52'13".
David Winch, già vincitore nel 2017 e nel 2018 nella categoria M70, questa volta ha vinto per la prima volta nella M75 in 3h33'34". Ha 84 anni il canadese Gerry Miller che si è distinto con 5h10'54" come primo M80.
La messicana Maria Yamin Morales ha sfiorato il titolo F55 in 2h57'56". Nella categoria F60 la norvegese Kari Langerud ha battuto tutte in 3h14'45". Si aggiudica la F65 la statunitense Leslie Cohen che ha vinto facilmente in 3h33'53" mentre Sue Nicholls domina le F75 in 4h25'30". E' Virginia Pawlyn la prima W80 con un tempo di 5h11'44".