La fascite plantare è una patologia a base infiammatoria della parte posteriore del piede, detta arco plantare e che collega il tallone alle dita dei piedi.
Questa infiammazione si manifesta con forte dolore o bruciore all'altezza del calcagno, tensione e rigidità della fascia plantare.
Le cause all'origine possono essere diverse:
- tallonite, che può segnalare la presenza di una spina calcaneare (calcificazione all'altezza del tallone);
- mancata elasticità dei tessuti locali dovuta spesso a un disturbo posturale che causa un carico errato sul piede;
- altre concause possono essere il sovrappeso, il piede cavo, il sovraccarico o anche l'eccessiva postura bipodalica.
La fascite plantare è tipica negli sport "a carico" quindi negli sport dove è prevista una ripetuta attività podalica. In particolar modo negli corridori amatoriali che si allenano sulle lunghe distanze.
Una scarpa inadatta e un terreno di allenamento irregolare o in lieve discesa sono i fattori più comuni che sollecitano il presentarsi della patologia.
Per risolvere la problematica è necessario ricorrere a 7/10 di riposo assoluto con eventuale applicazione di ghiaccio 2/3 volte al giorno.
Il vostro terapista potrà aiutarvi svolgendo una manipolazione di distensione della fascia e insegnandovi appositi esercizi di stretching del piede per elasticizzate nuovamente i tessuti.
Se la fascite dipendesse da uno sperone calcaneare bisognerà ricorrere al trattamento con onde d'urto, in casi estremi potrebbe necessario l'intervento di microchirurgia.
Per poter invece prevenire la patologia, oltre all'attenzione ai punti sopracitati come una scarpa giusta (solitamente consigliata una scarpa a pianta larga e tacco basso,) e un tracciato adeguato, è consigliabile l'utilizzo di plantari su misura e delle solette da inserire nella vostra scarpa sportiva ma anche nella scarpa quotidiana.
Fondamentale per ridurre ulteriormente la possibilità di incorrere nella fascite plantare come sempre sono la continuità dello stretching e la cura della vostra muscolatura sia livello terapeutico sia di rinforzo e potenziamento.
Testo a cura del Dr. Emanuele Slanzi - Fisioterapista, Milano