Landoni: la Milano del padel

L'imprenditore lombardo racconta la passione per questo sport e gli eventi che sta pianificando: "In futuro bisogna puntare molto sulla didattica"
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Può essere definito senza dubbio uno dei pionieri del padel in Lombardia. Mauro Landoni, imprenditore nel campo delle tecnologie innovative per produrre plastica biodegradabile, è un appassionato di questo sport dagli albori: "Ho sempre seguito il tennis – ci racconta in esclusiva – fino a quando nel 2009 il mio amico Sete Gibernau mi propone di vendere campi da padel in Italia visto che in Spagna questo sport spopolava. In quegli anni, i centri sportivi non erano convinti e quindi non se ne fece nulla. Io giocavo per divertimento a Formentera in vacanza e dal 2016 la mia passione crebbe, organizzando delle sfide Italia-Spagna insieme a miei amici imprenditori". Mauro, che si occupa anche di villaggi turistici, ha una stretta collaborazione con Aspria Harbour Club di Milano già dal 1995, organizzando eventi con personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo: "Il Club ha montato quattro campi da padel nel 2019 e a gennaio 2022 saranno tutti coperti. Ho portato tanti appassionati ed ex calciatori a giocare a tennis, ma soprattutto a padel, come Paolo Maldini, Bobo Vieri, Serginho, Dida, Beppe Bergomi, Maurizio Ganz, Nicola Amoruso e Cristian Brocchi. Inoltre, organizzo per loro diversi eventi di charity dove l’incasso è devoluto in beneficenza. Alcuni sono diventati molto bravi come ad esempio Candela, Marcolin e Albertini. Io gioco spesso con Francesca Schiavone. Dopo poco tempo è diventata bravissima!".

Futuro

Tanti gli eventi in programma, che Mauro Landoni sta già pianificando o ai quali ha partecipato: "Ho giocato lo scorso weekend con Astrid Ericsson all’Exclusive Padel Cup. Tra le prossime iniziative, cito il Fashion Padel-Donne al Centro, un tour che si svolge in tutta Italia, dove stiamo cercando oltre a città importanti con tradizioni storico-culturali anche centri turistici. Inoltre, riprenderemo a organizzare il derby Milan-Inter di padel, come avevamo fatto l’ultima volta prima del Covid- 19, con la partecipazione di tanti ex calciatori". Tra i segreti del padel, secondo Mauro, c’è proprio la dinamica della socializzazione, seriamente compromessa dagli effetti della pandemia: "Da subito avevo capito che il padel era uno sport dove si socializzava molto. Dopo il Covid c’era l’esigenza di trovare nuovi momenti per socializzare e il padel rispondeva perfettamente a questo bisogno. Mi aspettavo questa crescita e sono convinto che continuerà nei prossimi cinque anni, arrivando a diventare sport olimpico, perché il padel è molto trasversale e immediato. Bisognerà puntare in futuro molto sulla didattica, perché a oggi abbiamo ancora pochi maestri".


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