Ormai nel campo di padel si incontrano davvero tutti e mai come nel mondo amatoriale, si possono individuare delle identità specifiche nei giocatori, con relative caratteristiche di gioco più o meno ostiche come il "Famigerato tennista"
Lo si riconosce già dalla fase di riscaldamento, ha un palleggio sicuro, preciso, mediamente veloce.
Solitamente batte bene, a filo della rete e sa variare il giusto tra angolo laterale e centro, con rimbalzi molto bassi.
Quando abbiamo un tennista come avversario, non sappiamo mai se mettergliela sul dritto o sul rovescio perché ha estrema facilità a rispondere con traiettorie spesso complicate e bordate difficili da gestire. Giocare al centro o laterale va bene ma anche quando pensiamo di aver trovato il varco, i loro riflessi ci fanno prendere pallonate continue.
Quindi, ricapitolando:
sono forti, precisi, hanno una battuta ostica, ottimi riflessi su dritto e rovescio in palleggio e traiettorie lungolinea a filo grata o diagonali improbabili di facile realizzazione.
Stare in campo con loro può sembrare complicato perché si ha spesso la sensazione di essere sotto assedio, il gioco è veloce e prendono tutto.
La nascita del padel in Italia
Tutto vero, fino a che non ci ricordiamo di giocare a padel e iniziamo a sfruttarne le caratteristiche principali!!
La prima tra tutte il vetro.
Spesso infatti i tennisti tardano a prendere confidenza con le pareti, colpiscono dopo il rimbalzo senza sfruttare le sponde e quando ci sono costretti (per un lob per esempio) si confondono facilmente. Anche quando poi imparano, il doppio vetro e l’angolo restano cattive compagnie per parecchio tempo.
Anche non sono abituati alla palla che torna indietro, uno smash potente e fatto bene quasi sicuramente andrà a segno per mancanza di avanzamento degli avversari.
Per quanto riguarda la sensazione di assedio in campo, dobbiamo sempre ricordarci che sulla forza, loro saranno sempre più avanti di noi e se noi colpiamo veloce, la loro risposta sarà…. Solo più veloce!!!
Potremmo spaventarci all’idea di alzare loro la palla, a rischio smash.. ma è più facile confonderli sulle palle alte che sul palleggio.
Fondamentale con questo tipo di giocatori rallentare il gioco, non usare la forza quanto più l’intelligenza con colpi misurati, poco potenti e che sfruttano grate, vetri e angoli. E via di globo e palle alte.
Ottima regola sempre, far passare le loro bordate ed evitare il gioco a volo se non siamo proprio comodi a rete per due buone ragioni: la prima è spesso colpiscono il vetro. La seconda, visto che il tennista regola poco la forza e la velocità del colpo, se la lasciamo passare e non è fuori con ogni probabilità tornerà a metà campo di rimbalzo dal vetro, comoda quindi per mantenerci in zona offensiva e con un colpo favorevole.
Queste strategie tengono conto di due giocatori avversari che vengono dal tennis. Quando uno dei due avversari è più vicino al gioco del padel ovviamente va a mischiare i due diversi modi di giocare e con ogni probabilità sarà più incline a salire a rete come pure tornare a fondo campo e sfruttare il vetro. Spesso in questi casi i due giocatori non si muovono comunque in sinergia come vuole il padel e quindi permette di sfruttare tutte queste strategie sul solo giocatore più “tennista”. Oltre che sfruttare i varchi generati da movimenti più scomposti del solito.
(in collaborazione con Mr Padel Paddle)