Polimeni: "Insegnare padel ai bambini è il mio sogno"

Parla l’istruttore: "Così lavorerei insieme ai campioni del futuro"
Polimeni: "Insegnare padel ai bambini è il mio sogno"
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Continua la padelmania tra i politici e gli amministratori locali. Dopo i Comuni di Castiglione Torinese e di Genova, siamo andati al Comune di San Cesareo per conoscere il Consigliere Andrea Polimeni, che oltre alla passione per la politica, ha aggiunto negli ultimi anni anche l’amore per il padel, diventandone istruttore: «Ho conosciuto questo sport nel 2020 durante la pandemia, era uno dei pochi che si potevano praticare fuori di casa insieme agli amici – le sue parole in esclusiva – il padel mi piace perché ha un approccio semplice a differenza del tennis ed è adatto a tutte le età. Inoltre, ti fa scaricare lo stress lavorativo e divertire tanto».

Polimeni: "Spero nel padel come sport olimpico"

Dall’essere praticante a diventare istruttore, il passo è stato breve: «Ho iniziato da amatore e dopo i primi mesi è nata una dipendenza – continua il consigliere Polimeni – e ho voluto fare il passo successivo di diventare istruttore nel 2022. Ho due figli di 9 e 6 anni e il mio sogno è quello di insegnare il padel ai bambini di quest'età, per far crescere questo sport bellissimo e creare, chissà, i campioni del futuro. In Italia infatti il padel potrà crescere se ci saranno dei campioni e sicuramente ci saranno in futuro che potranno essere emulati. Ultimamente sto vedendo una crescita in molte Nazioni e spero con tutto il cuore che possa diventare sport olimpico ». Padel e politica sono le due passioni di Andrea che sta pensando in futuro di poter unire dentro la “gabbia”, sfruttando anche la potenza dei social media con un profilo da quasi 10mila followers: «Sarebbe fantastico organizzare un torneo tra amministratori locali, sarebbe una straordinaria occasione di networking, è una cosa che vorrei fare. A San Cesareo abbiamo parlato con diversi soggetti che avevano l’idea di costruire dei campi da padel, la tematica dello sport è molto sensibile, lo sport è una valvola di sfogo e permette di tenere i ragazzi lontano dalla strada. L'idea è quella di voler organizzare sempre più eventi dedicati allo sport in futuro».


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