Padel e salute: la prevenzione prima di tutto

Il dg del Policlinico Umberto I di Roma illustra il progetto
Padel e salute: la prevenzione prima di tutto
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Entra nel vivo “Padel e Salute”, un appuntamento di rito della corretta prevenzione medica riservata a tutte le fasce di età. L’evento finale si terrà il 7/8 giugno presso il Circolo Sportivo Sapienza Sport in Via delle Fornaci di Tor di Quinto 64. Punto di forza del progetto fin dal principio è il Policlinico Umberto I, grazie al lavoro di sinergia e coordinamento a cura del Direttore Generale Fabrizio d’Alba.

Quanto è importante il binomio tra sport e salute in ottica prevenzione?

«Padel e Salute” è una iniziativa che da subito - all’indomani della mia nomina di Direttore Generale del Policlinico Umberto I, ormai più di tre anni fa - ho voluto sostenere convinto della “unicità” di questo progetto capace di mettere insieme una efficace azione di prevenzione sanitaria con la sempre maggiore fascinazione esercitata da uno sport come il padel».

Cosa metterà in campo il Policlinico durante l'evento?

«La conferma della “nostra” buona intuizione di voler sempre più rafforzare e rendere concreto attraverso “Padel e salute” il concetto di prevenzione che sta nei numeri, tutti in crescita. In questa edizione infatti i cittadini e le cittadine avranno accesso libero e gratuito ad un consulto specialistico su tantissime patologie, ben ventisei, che voglio qui elencare: andrologia, angiologia, cardiologia, chirurgia generale, chirurgia vascolare, counselling psicologico, dermatologia, endocrinologia, fisiatria, gastroenterologia, geriatria, ginecologia, immunologia clinica, medicina dello sport, medicina interna, nutrizione clinica, oculistica, odontoiatria pediatrica, otorinolaringoiatria, pediatria, proctologia, radiologia, reumatologia, salute orale, senologia, urologia; anche perché ben tratteggiano il lavoro organizzativo messo in campo dal nostro ospedale e l’encomiabile partecipazione dei nostri medici e sanitari pronti a mettere a disposizione una porzione del loro tempo libero oltre che le loro professionalità mediche e chirurgiche».

Una quinta edizione che prevede numeri sempre più in aumento.

«Penso che, come direttore generale di una realtà “straordinaria” come il Policlinico Umberto I, parte del lavoro sia quello di impegnare l’ospedale in iniziative che sappiano trasmettere attraverso lo sport valori sociali di inclusività e stili di vita sani e allo stesso tempo accogliere le richieste di salute di cittadini e cittadine anche attraverso iniziative di prevenzione, che rafforzano il sistema sanitario pubblico rendendolo saldo e capace di dare risposte a 360 gradi».


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