«Amo la sana competizione»

L'intervista esclusiva a Erika Zanchetta: numero 2 del ranking italiano, potrebbe scalare diverse posizioni anche a livello internazionale
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Nata a Latina il 6 febbraio del 1989, Erika Zanchetta è una delle migliori giocatrici italiane, che fa della sua grinta uno dei suoi punti di forza sui campi da gioco. È una delle atlete più presenti sui campi da gioco, con tanti tornei alle spalle, prima da professionista nel tennis ed ora nel padel. Attualmente al n.2 del ranking nazionale, ha vinto con la nazionale italiana la medaglia d’argento ai Campionati Europei di Roma nel 2019 e quella di bronzo a Marbella nel 2021; nello stesso anno con la squadra azzurra si è classificata al terzo posto ai Campionati del Mondo in Qatar. Erika ha certamente delle forti potenzialità e tutte le carte in regola per scalare posizioni interessanti nel ranking internazionale, oltre che puntare a vincere i Campionati Italiani.

Come è iniziato tutto?

«Ho iniziato a giocare per pura coincidenza insieme ad Emily Stellato; tutte e due siamo di Latina, città dove da subito è esploso il fenomeno del padel. Mi piace il dinamismo e mi diverte molto, tanto che ho iniziato i primi tornei circa quattro anni fa, posizionandomi tra le prime giocatrici italiane».

Partite indimenticabili?

«Sono molte le partite che ricordo con piacere, ma in particolare lo Slam di Napoli, dove, in coppia con Martina Parmigiani, perdemmo la finale 7/6 al terzo set, contro Giorgia Marchetti e Carolina Orsi dopo ben tre ore di gioco!».

Ci parli delle tue compagne?

«Per quanto riguarda Emily Stellato, posso dire che “non la buchi mai”, forse giocava in porta in una vita passata; di Giorgia Marchetti, la volèe di dritto e l’uscita fuori dalla porta, poi c'è Martina Parmigiani che potrebbe realizzare il tutorial su come si esegue una vibora».

Se ti dovessi far allenare da un coach internazionale con chi vorresti lavorare?

«Se dovessi sceglierne uno sarebbe sicuramente Rodri Ovide».

E se potessi allenare una coppia top?

«Probabilmente Delfi Brea e Sofia Araujo ma se invece dovessi “formarla” io mi piacerebbero Beatriz Gonzalez a sinistra con Ariana Sanchez a destra».

Pregi e difetti?

«Generalmente sono abbastanza tranquilla ma essendo di carattere impulsiva, a volte perdo la pazienza».

Qual è il tuo colpo preferito e dove vuoi migliorare?

«La volèe di rovescio, mentre devo migliorare quella di dritto».

Cosa ti aspetti da questa stagione?

«Da circa un mese sono ferma per recuperare un problema al ginocchio e quindi mi aspetto il miglior recupero possibile e di giocare nel 2023 con più continuità, non solo in Italia ma anche nei tornei internazionali».

Ambizioni?

«Questo sport mi diverte molto ma non ho particolari ambizioni, se non quella di giocare a livelli più alti semplicemente per migliorarmi e per il gusto della competizione».

Sogno nel cassetto?

«Vincere Roland Garros!».


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