Paltrinieri da urlo agli Europei di fondo: oro nella 10 km a Belgrado

L'azzurro centra l'ennesima impresa nelle acque libere della capitale serba, dove per l'Italia erano già andate a medaglia Pozzobon e Gabrielleschi
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BELGRADO (SERBIA) - È ancora grande Italia nel 'mare di Belgrado' grazie a 'Super Greg'.  Dopo l'argento di Barbara Pozzobon e il bronzo di Giulia Gabbrielleschi, gli Europei in acque libere celebrano infatti l'ennesima impresa di Gregorio Paltrinieri, che con un'azione di potenza nel finale va a prendersi l'oro nella 10 chilometri.

L'impresa di Paltrinieri agli Europei di Belgrado

Nelle acque libere all'Ada Ciganlija, un'isola del fiume Sava trasformata in penisola, che sorge all'interno della capitale serba (dal lato opposto scorre il Danubio), il 29enne campione emiliano tocca in solitaria dopo 1h49'19"6: si tratta della quarta medaglia in carriera nella specialità dopo l'oro agli Europei 2021 e ai Mondiali 2022 (sempre a Budapest) e il bronzo olimpico di Tokyo. Delusione per Domenico Acerenza e Dario Verani, che terminano quarto e quinto sfiorando solo il podio al fotofinish: l'argento va al francese Marc-Antoine Olivier, bronzo per l'ungherese David Betlehem.

Paltrinieri sorprende tutti: la mossa decisiva per l'oro

Accelerazione collettiva a milleduecento metri dalla conclusione. Olivier passa all'interno Paltrinieri ed è costretto ad allargare leggermente la linea giusta. Betlehem è il primo a mettersi in scia al francese, con Verani presente; traiettoria esterna per Raszovsky, Acerenza, Pardoe e Verani e larghissima per il solo Paltrinieri che prova a sorprendere tutti, giudici e telecamere compresi, con un'azione da fuoriclasse. È la mossa decisiva, l'azzardo che fa saltare il banco perché Paltrinieri crea il margine e va a vincere  da solo.

Le parole di Paltrinieri dopo il trionfo agli Europei

"Quando faccio gare de genere mi sento bene. Mi sento in controllo. Una dieci calda, acqua 27 gradi, acqua piatta, caratteristiche che mi piacciono". Queste le parole di Paltrinieri che si gode l'ottava vittoria in carriera in una dieci chilometri, la seconda in un Europeo dopo quella di Lupa Lake di tre anni fa. "Ho faticato comunque fino a metà , quando non avevo sensazioni ancora buonissime, dopo mi sono messo davanti e ho iniziato a nuotare meglio - ha raccontato il campione carpigiano dopo il trionfo di Belgrado -. Al terzo, quarto e quinto giro sono stato davanti, poi nell'ultimo giro mi hanno un po' messo in mezzo, accerchiato, Olivier da una parte e Mimmo (Acerenza, ndr) dall'altra, e non riuscivo tanto a nuotare. Quindi l'ultimo tratto ho fatto una traiettoria impossibile: sono andato veramente molto interno cercando di distanziarli e ha funzionato. Avevo tanta velocità , me lo sentivo. Mi sentivo di poter mettere un passo che gli altri, in quel momento, non avevano. L'unica alternativa era staccarmi tanto e andare dalla parte opposta. Loro, invece, sono rimasti esterni. All'ultima boa mi sono accorto di essere solo e sono arrivato così bene".


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