Ampia, un quarto che va stretto

Ingabbiata alla corda, si libera in retta d'arrivo ma troppo tardi per agganciare i primi tre (aveva chiuso netta favorita al PMU). Diable de Vauvert sopravanza Etonnant a pochi metri dal traguardo e vince il Paris in 1.13.3 (nuovo record della maratona parigina). Galius terzo
Ampia, un quarto che va stretto
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Ancora una vittoria in famiglia, nel trittico delle grandi classiche parigine a Vincennes. Dopo l’Amerique di Davidson du Pont con Nicolas Bazire in sulky per la giubba del nonno Jean Yves Rayon, ecco il Paris di Diable de Vauvert allenato da Bertrand Le Beller e guidato dal fratello Tony (con il nuovo record della maratona: 1.13.3, precedente 1.13.5 Up and Quick nel 2015). Una corsa con enormi rimpianti per il quarto posto di Ampia Mede Sm, chiusa in prigione ancora alla scurvata finale (quarta in corda a conclusione dei tanti avvicendamenti alla testa del gruppo) e alla fine sgabbiata di prepotenza ma troppo tardi per salire sul podio della maratona sulla carbonella parigina, in cui peraltro era stata appoggiatissima al PMU, tanto da chiudere netta favorita a 2,40 contro il 3,90 di Galius.

La corsa, s’è detto, ha avuto come sempre una serie infinita di battistrada: il primo è stato Etonnant (dallo stacco, dove ha scavalcato Gu d’Heripre, fino al primo passaggio sulla salita), poi si sono susseguiti Davidson du Pont (dalla fine della salita all’inizio della seconda curva), Ampia Mede Sm (sulla seconda curva), Chica de Joudes (all’inizio del passaggio davanti alle tribune), di nuovo Etonnant (dalla conclusione della retta fino a quella della curva successiva) e infine Galius (dalla seconda salita fino alla retta d’arrivo). Ecco così che Franck Nivard, con l’indigena, non è più riuscito a liberarsi da una posizione progressivamente diventata scomoda. Galius ha tentato il contropiede sull’ultima piegata ma Anthony Barrier con Etonnant è rimasto sempre a tiro e alla fine l’ha messo sotto. Solo che in mezzo alla pista, dopo aver fatto sempre parte del treno esterno, Diable de Vauvert è stato protagonista di una progressione vertiginosa che sullo slancio l’ha portato a sopravanzare Etonnant di quasi mezza lunghezza. Un ordine d'arrivo a posizione invertite rispetto al 2021, quando era stato Etonnant a vincere su Diablo de Vauvert.

Il vincitore è un 9 anni da Prince d’Espace, appartenente a Franck Lemuet, titolare dell’Ecurie de Vauvert, che evidentemente l’ha anche allevato: nella regione dell’Échauffour, la stessa dove è nato Face Time Bourbon... In carriera finora il successo più importante di Diable de Vauvert era arrivato nel Bretagne 2020. In questo meeting d’hiver il baio era stato invece 10º nel Bretagne, squalificato nel Bourbonnais, 2º nel Belgique e 7º nell’Amerique.

Prix de Paris (gruppo 1, 400.000 €, m. 4150): 1. Diable de Vauvert (T. Le Beller) 13.3, 2. Etonnant 13.3, 3. Galius 13.5, 4. Ampia Mede Sm 13.5. Tot. in Francia 10,40 2,30 2,40 1,60 (24,10) Trio 118,40 Tot. in Italia 13,97 2,60 1,98 1,60 (33,54) Trio 305,73


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