Il campo ufficiale dei partenti è previsto solo per giovedì, nella serata giapponese: solo allora diventerà definitivo lo schieramento della 41ª Japan Cup (gruppo 1, 648.000.000 yen, m. 2400), che al momento comprende ancora 21 cavalli. Domenica a Tokyo saranno tre i rappresentanti della forma europea: tra loro Grand Glory, la 5 anni allenata da Gianluca Bietolini che proprio oggi volerà dalla Francia in Giappone con Cristian Demuro.
«La cavalla ha ben viaggiato, smaltendo in fretta la fatica - racconta l’allenatore romano, da tempo residente a Maisons Laffitte - Ieri mattina ha sostenuto un canterino sul miglio, superando peraltro senza problemi il test alle gabbie di partenza, e oggi ne fatti un paio altrettanto leggeri, il primo sui 1400 a mano destra (più meno 40" per ogni furlong, come cronometrato dalla JRA - nsr) e uno appena più brillante sui 1200 a mano sinistra (sui 16-20” a furlong, in quello che sarà il senso di marcia della corsa di domenica - ndr)».
Per Grand Glory, si tratterà dell’ultima corsa in carriera, prima di passare all’asta il 4 dicembre a Deauville.
«Il compito a Tokyo sarà particolarmente difficile. Lei, come gli irlandesi Broome e Japan, ci arriva dopo un autunno intenso. Invece i cavalli locali, peraltro fortissimi, il meglio del Giappone, sono invece di sicuro più freschi rispetto ai nostri, perché solo adesso puntano agli appuntamenti più importanti di fine autunno e del prossimo inverno. Arrivare nei primi cinque sarebbe un risultato che mi lascerebbe soddisfatto, in un contesto del genere».
Le nuove norme anti-Covid hanno consentito a Bietolini e Demuro una trasferta non proprio agevole...
«Arrivato a Tokyo, dovrò sottopormi a tre giorni di quarantena e domenica mi sarà consentito esclusivamente di essere all’ippodromo per le corse, dopo un ultimo tampone di controllo. Cristian invece resterà in Giappone fino a tutto dicembre».
L’ultimo allenatore italiano a partecipare alla Japan Cup è stato Andrea Marcialis con Way To Paris, decimo nel 2020. Luciano D’Auria l’ha vinta con Falbrav nel 2002 per la Scuderia Rencati, Luca Cumani con Alkaseed nel 2005.
Grand Glory, che appartiene alla connection italoamericana formata da John D’Amato (34%), Albert Frassetto (33%) e Mike Pietrangelo (33%), è stata acquistata da yearling per 18.000 euro da Marco Bozzi. Finora in carriera ha ottenuto 6 vittorie e 7 piazzamenti in 16 corse, segnalandosi in particolare per i successi nel Prix de Flore (gruppo 3) nel 2020, nel GP de Vichy (gruppo 3) e nel Prix Jean Romanet (gruppo 1) nel 2021. All’ultima uscita s’è piazzata seconda nel Prix de l’Opera (gruppo 1), battuta per un muso da Rougir.
L'antepost della Japan Cup è capeggiato da Catrail (6/4) e Shahryar (3/1), tutti gli altri sono in doppia cifra, con Broome a 16/1, Japan a 20/1 e Grand Glory a 25/1.
Nella foto Grand Glory a Tokyo con Anais Dumont, assistente di Gianluca Bietolini, e la lad Olga Ronkina.