La protesta ippica c'è stata, dalle 11 di questa mattina davanti al Mipaaf fino alle 17 circa, ma i rappresentanti del settore sono stati ricevuti dal dott. Emilio Gatto, responsabile dell'ex dipartimento che si occupa anche dei cavalli, senza ricevere infine alcuna garanzia in merito alla risoluzione dei tanti e gravosi problemi che pesano sul comparto: su tutti il saldo dei pagamenti arretrati del 2012, per i mesi di novembre e dicembre, la regolarizzazione di quelli del 2015 e la garanzia di corse e montepremi per l'anno in corso, fortemente a rischio al fine di reperire i fondi necessari al saldo 2012. È stato fissato per l'1 luglio un nuovo incontro con il sottosegretario on. Giuseppe Castiglione, che intanto giovedì è atteso da un'audizione alla Camera, tuttavia molti addetti ai lavori sono propensi all'immediata interruzione dell'attività prima ancora di una ulteriore risposta negativa del ministero: è infatti forte, nelle categorie, il timore di un default che determini davvero la morte dell'intero settore, in agonia ormai da molto tempo, specie dopo che è stata ribadita la concreta eventualità del “taglio” di corse e montepremi per quel che resta del 2015. Possibile quindi uno stop immediato dell'attività, a partire già da domani e poi almeno fino all'1 luglio, senza la dichiarazione dei partenti per le ulteriori giornate di corse. Resta da vedere se il fronte ippico sarà compatto, in tal senso, o se invece, come già accaduto in passato, alcune piazze con tutte le loro componenti (ippodromi, allenatori, guidatori/fantini e proprietari) effettueranno comunque le corse. Alla manifestazione romana di protesta hanno partecipato circa 400 persone (nella foto), molte delle quali arrivate dalla Campania.