Ginnastica in lutto, è morto Bruno Grandi

Aveva 85 anni, ha segnato l'evoluzione delle discipline ginniche
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ROMA - Lo sport italiano è in lutto per la scomparsa di Bruno Grandi. Nato a Forlì il 9 maggio 1934 è stato presidente della Federginnastica italiana dal 1977 al 2000. Eletto nella Giunta Nazionale nel 1984, diventa vice presidente del Coni nel novembre 1987 incarico che gli verrà confermato fino al maggio 2005. Tra l'ottobre 1998 e il gennaio 1999 ha ricoperto, in qualità di vicario, anche il ruolo di reggente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano dopo le dimissioni di Mario Pescante. Nella sua carriera da ginnasta, si è distinto a livello giovanile in importanti competizioni nazionali e internazionali. Giudice arbitro e poi responsabile della squadra nazionale giovanile, del 1969 e fino al 1977 è stato direttore tecnico della nazionale maschile della Federazione Ginnastica d'Italia. Tra gli altri incarichi è stato presidente dell'Istituto di Scienza della Sport del Coni, della Fondazione Artemio Franchi, docente di Teoria e Metodologia dell'allenamento presso L'Istituto Superiore di Educazione Fisica di Urbino, oltre ad essere stato autore di numerose pubblicazioni. Nel corso della lunga carriera dirigenziale sportiva ha contributo alla crescita e allo sviluppo del suo sport nel corso di più di 60 anni, con impegno e dedizione culminati con il suo quinto mandato alla guida della Ginnastica Mondiale (1996-2016). Prima della sua elezione a capo della Fig, il dirigente di Forlì è stato membro del Comitato Esecutivo Internazionale (1982 - 1988) e vice presidente dello stesso dal 1988 al 1992. Tra il 2000 e il 2004 è stato membro del Cio, prima di essere nominato componente della Commissione Sport per Tutti nel 2005 e della Commissione del Congresso Olimpico nel 2009. Presidente Onorario della Federazione mondiale e di quella italiana tra i suoi successi come dirigente sportivo si ricorda l'introduzione del nuovo sistema di punteggi nella Ginnastica Artistica e la novità delle Fig license.

CONI e FGI si uniscono al cordoglio della famiglia

Noto per la sua lotta contro le ingiustizie sportive e per aver inserito le discipline di Trampolino Elastico, Aerobica e Acrobatica sotto l'egida della Federazione Internazionale.Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, "unendosi al cordoglio della famiglia ed esprimendo la vicinanza dello sport italiano, ha disposto le bandiere a mezz'asta per onorare la memoria di un grande personaggio che ha dato lustro al movimento con la sua mirabile attività dirigenziale", si legge nella nota del Coni. Il presidente Fgi Gherardo Tecchi e l'intero Consiglio Direttivo Federale "si sono stretti al cordoglio della famiglia, nel portare l'ideale abbraccio di tutto l'ambiente della Ginnastica e dello Sport italiano. Da oggi orfano di uno dei suoi più luminosi ed illuminati rappresentanti, capace di lasciare una firma indelebile tra la polvere di magnesio. Grazie prof", il ricordo sul sito della Fgi.


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