Piazza di Siena pe’ Roma. Anzi, pe’ Villa Borghese. Dopo la cancellazione da Covid nel 2020, l’87ª edizione del concorso ippico è stato riprogrammata quest’anno da giovedì 27 a domenica 30 maggio e per l’occasione ci sarà l’ennesimo intervento a salvaguardia di una delle tante preziose aree intorno al campo di gara in quello che è il parco cittadino più centrale e soprattutto autenticamente storico della Capitale. Proprio ieri s’è conclusa la prima delle tre fasi di recupero della Valle dei Platani, esemplare unico in tutta l’Europa occidentale, con undici piante secolari messe a dimora nel ‘600 dal cardinale Scipione Borghese e urgentemente bisognose di cure, messe in pratica con la direzione di due botanici francesi.
Marco Di Paola (nella foto davanti a uno dei platani secolari) è il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, che con Coni e Sport e Salute prosegue quindi con queste opere preziosissime a fronte della disponibilità del Comune per l’utilizzo di Piazza di Siena. «È un bel traguardo, riproporre il nostro concorso nella data abituale, rispettando gli impegni con atleti e sponsor. Salvo diverse disposizioni, non avremo spettatori ma Piazza di Siena è in ogni caso al centro di un parco pubblico e quindi la gente avrà comunque modo di seguire le gare da vicino, senza infrastrutture limitanti, con un servizio d’ordine minimo, atto a evitare i sovraffollamenti. Il nostro è un evento di riferimento mondiale, per gli sport equestri, con atleti di altissimo livello: a noi servirà anche per quelle che saranno poi le valutazioni finali di scelta del cavaliere che ci rappresenterà all’Olimpiade di Tokyo, anche se lì si gareggerà sulla sabbia e non sull’erba. Avremo partecipanti da tutti e cinque i continenti a titolo individuale, e squadre di America, Europa, Africa e Asia nella Coppa delle Nazioni».