NOVI LIGURE - Elia Viviani lascia il Giro. Lo fa dopo essere stato declassato, con l'aiuto del Var, da un primo a un secondo posto a Orbetello e dopo tre secondi posti. La faccia di ieri, dopo la chiusura alle spalle di Demare la diceva lunga sul momento del velocista della Deceuninck-Quick Step che ha deciso di abbandonare.
LE PAROLE DEL CAMPIONE - «Si vede chiaramente che non sono sereno. La mattina - la parole di Elia Viviani - sono felice di incontrare i fan, poi però qualcosa non funziona. Se avessi capito cosa oggi avrei vinto, probabilmente devo staccare un attimo con la testa e recuperare energie mentali. Cercherò di ritrovare la potenza che avevo prima di arrivare qua e ho mostrato nelle prime tappe. In questi giorni ne ho sentite di tutti i colori da casa, ma io penso che la condizione ci sia. Ho fatto tre secondi posti e un primo posto poi declassato, forse mi manca esplosività ma non mi pare non ci sia la forma. Avrei voluto aggiudicarmi delle tappe con la maglia tricolore addosso, conquistare la maglia ciclamino e portarla fino alla mia Verona, ma non è andata così. Il ciclismo non è uno sport semplice. Sono deluso, perché ci eravamo preparati tanto e bene: il mio Giro finisce oggi, perché devo ritrovare la serenità».