Jacobs, è il giorno: Marcell rischia tutto agli Europei

L'azzurro cerca una vittoria che faccia da trampolino per i Giochi. Ma stavolta Ali può insidiarlo
Franco Fava
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ROMA - Venti mesi fa a Monaco di Baviera l’ultimo crono sotto i 10 secondi: 9”95, tanto bastò a Marcell Jacobs per acciuffare anche la corona europea dei 100 dopo il clamoroso exploit del 2021 ai Giochi di Tokyo, quando in 90 minuti stampò 9”84 in semifinale e il 9”80 che valse oro. Stasera il bi-campione olimpico rincorre il bis in Europa, sulla carta ampiamente alla sua portata nonostante le incertezze manifestate nelle sue tre uscite stagionali, l’ultima delle quali a Oslo segnata da un più confortante 10”03.  
Dopo il forfait dei britannici Zharnel Hughes e Jeremiah Azu, rispettivamente argento e bronzo all’ultimo Europeo, con quest’ultimo unico a scendere sotto il muro dei 10”, ci si interroga se il 29enne poliziotto bresciano riuscirà a ricomporre quel puzzle sui cui ha tanto lavorato da ottobre, da quando s’è trasferito in Florida alla corte del guru dello sprint, Rana Reider. All’Olimpico si gioca tutto, non tanto in chiave europea quanto piuttosto in prospettiva Parigi, dove il nostro rincorrerà Usain Bolt per il secondo titolo olimpico. Un’impresa nell’impresa con le frecce Usa, e non solo, che scalpitano pur se senza far troppo rumore finora. Più che la rincorsa alla corona europea stasera (semifinali alle 21.10 e finale in chiusura alle 22.53) sarà interessante vedere se Jacobs ha ritrovato la rapidità degli appoggi e una progressione che riesca a sfruttare in pieno la migliorata uscita dai blocchi.

Rivalità Jacobs-Ali

Non c’è solo il cronometro da tenere a bada, però. C’è anche la nuova rivalità tutta casalinga con il 25enne gigante comasco Chituru Ali (49 di piede e due metri d’altezza), che in quel di Castelporziano ha fatto registrare progressi significativi sotto la guida giudiziosa di Claudio Licciardello. Finora gli scontri diretti, a far data da maggio 2022 e fino all’ultimo allo stadio dei Marmi di tre settimane fa, registrano un secco 4 a 0 per il poliziotto. Già in Baviera, all’Europeo dell’agosto 2022, i due avevano corso insieme. Ma dopo aver portato il personale a 10”12 in semifinale una contrattura impedì ad Ali di far meglio dell’ottavo posto. Con il 10”06 segnato il 3 maggio a Dubai (quarto italiano di tutti i tempi), invece, il finanziere vanta ora il terzo crono tra gli iscritti. L’auspicio per gli amatori della materia è che il podio stasera si possa colorare due volte d’azzurro. 
Ma sembra che il vero obiettivo di Ali sia un altro: battere Jacobs. «Quando hanno corso insieme ai Marmi, fino agli 80 metri era davanti lui, poi si è scomposto lasciando via libera a Jacobs», confessa coach Licciardello. L’ultima uscita è stata a Stoccolma quando ha corso con un metro di vento in faccia (terzo in 10”19), ma ben davanti al giapponese Sani Brown. Il quale solo due giorni prima a Oslo aveva preceduto di 4/100 con 9”99 proprio Jacobs. 

Stati d’animo

I due andranno ai blocchi con stati d’animo diversi: Jacobs con la convinzione di aver imboccato la strada giusta, consapevole che i programmi elaborati da coach Reider prevedono un picco di forma ad agosto; il secondo con la forza interiore di chi è alla ricerca di una affermazione che sa di poter cogliere nell’occasione che conta. Entrambi dovranno cogliere l’attimo, che solo uno stadio amico può offrire, senza però sottovalutare il resto della compagnia, dal britannico Romell Glave (10”05) allo svedese Henrik Larsson (sceso a 10”08). 
A dispensare ottimismo su tutti i fronti c’è il precedente della prima fase della stagione pre olimpica 2021 di Jacobs. Quando, dopo l’exploit a Savona con il record italiano a 9”95, arrivò a Tokyo con il peso di due sconfitte sulle spalle, a Stoccolma e Montecarlo. Salvo poi inanellare in 24 ore sulla pista giapponese tre record nazionali (9”94 della batteria, 9”84 in semifinale, 9”80 in finale), diventando così il primo campione olimpico a migliorarsi in tutte le fasi dei 100 alle Olimpiadi. Impresa non riuscita nemmeno al fenomeno Bolt. La cui imponenza statutaria ci torna alla mente vedendo Ali in azione. 


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