Tamberi, schiarita sulle condizioni: come arriva alle Olimpiadi

Parigi non è a rischio, anche se a meno di un mese si complica la fase di avvicinamento alla gara
Franco Fava
4 min

È rientrato, in parte, l’allarme Tamberi. Parigi non è a rischio, anche se a meno di un mese si complica la fase di avvicinamento all’Olimpiade in cui rincorre uno storico bis mai riuscito a nessun saltatore. Ma il campione olimpico di Tokyo, mondiale ed europeo, sarà costretto a dare forfait alla Diamond League di Montecarlo di domani dopo il dolore accusato martedì sera al bicipite femorale della gamba sinistra, quella di stacco, nella fase di riscaldamento al Gold Continental Tour di Szekefehervar, in Ungheria. «Fortunatamente sono state escluse lesioni muscolari, ma la risonanza evidenzia una importante zona edematosa del bicipide femorale, probabilmente dovuta a una piccola lesione miofasciale (la membrana che ricopre il muscolo; ndr). I tempi di recupero dovrebbero essere in teoria piuttosto rapidi». È il referto medico che Gimbo affida a Instagram, tra le lacrime, dopo essersi sottoposto a una visita d’urgenza a Monaco di Baviera presso il famoso professor Hans-Wilhelm Moller-Wohfahrt, al quale lo stesso atleta si era già rivolto in più occasioni.  

Tamberi, un leader  

A 27 giorni dalla qualificazione allo Stade de France (7 agosto alle 10.05) e a giusto 30 giorni dalla finale del 10 agosto (ore 19.10), una cosa è certa: Gimbo non potrà arrivare all’appuntamento come aveva immaginato, cioè senza alcun intoppo. Ma questo ormai è diventata una costante. Anche lo scorso anno conquistò il titolo iridato di Budapest dopo aver portato a termine di fatto solo due gare. E quest’anno, all’esordio stagionale, è stato grande protagonista a Roma conquistando alla prima gara dell’anno il terzo titolo continentale. E con una misura (2,37) che eguaglia quella dell’oro condiviso con Barshim a Tokyo ed è ancora di gran lunga la migliore mondiale dell’anno. Dei suoi più stretti avversari (il neozelandese Kerr, il sudcoreano Woo e il qatarino Barshim, che domani non sarà sulla pedana del Principato) nessuno all’aperto è ancora andato oltre i 2,31. 

Le cure prima delle Olimpiadi

«Sicuramente dovrò sottopormi a una settimana di terapie intensive e allenamenti differenziati - spiega Gimbo nel messaggio social - Non è in pericolo l’Olimpiade come tempi, ma tutte le gare di avvicinamento che mi avrebbero aiutato a raggiungere il miglior stato di forma in quel giorno sì». Oltre a Montecarlo, il marchigiano, 32 anni, dovrà rinunciare anche all’esibizione tra i suoi tifosi al “Conti” di Ancona, inizialmente fissata per il 18 luglio e poi spostata al 19.  Sarà quindi un’altra vigilia travagliata per l’alfiere azzurro, che il 26 sfilerà lungo la Senna con Arianna Errigo all’apertura dei Giochi. Però non dubitiamo che saprà ancora una volta trarne ulteriore determinazione, da campione di resilienza qual è. «Non mi vergogno a dirlo, ho pianto tre volte nelle ultime 24 ore... per la tensione, per la paura e forse perché in parte tutto questo l’ho già vissuto. Mi distrugge l’idea di poter compromettere il percorso verso quello per cui ho lavorato così tanto. Ma vi giuro che nonostante questo stop farò di tutto per riuscire a essere il primo a vincere il doppio oro. Non finisce qui!».  


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