OMRI e ANAOAI, omaggio ai portabandiera per Parigi

La Fondazione OMRI e la Sezione romana dell’ANAOAI applaudono ai portabandiera azzurri alle Olimpiadi di Parigi. Domani Mattarella consegnerà a Tamberi e Errigo il prezioso vessillo.
OMRI e ANAOAI, omaggio ai portabandiera per Parigi© ANSA
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Il Presidente Mattarella si prepara a consegnare domani al Quirinale le bandiere agli alfieri olimpici Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi e ai paralimpici Luca Mazzone e Ambra Sabatini, con le quali sfileranno durante la cerimonia d'apertura dei Giochi di Parigi.

Il Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, che è anche il presidente della Sezione romana dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, ha convocato una apposita riunione degli associati per la sera del 19 giugno per rendere omaggio agli atleti che rappresenteranno il Tricolore italiano alle Olimpiadi di Parigi.

È prevista anche la partecipazione del dott. Costantino Del Riccio, Presidente del Comitato Consultivo per la comunicazione istituzionale della Fondazione Insigniti OMRI, che ha prestato servizio per 30 anni all’Ufficio Stampa del Quirinale, gli ultimi 15 anni come Vicario del Direttore Ufficio Stampa del Presidente della Repubblica. Costantino Del Riccio relazionerà sulla storia dello sport in Italia, ricca di momenti di straordinaria importanza, non solo per le vittorie, ma anche per l'impatto sociale e la determinazione dei protagonisti.

“La sera - anticipa Del Riccio - del 15 luglio 1948, Gino Bartali ricevette una telefonata nella sua camera d’albergo di Briançon. Dall’altro capo del filo, la voce di Alcide De Gasperi. Il contenuto della conversazione tra il ciclista e il Presidente del Consiglio, sconvolto dall’attentato a Palmiro Togliatti, segretario del Partito Comunista Italiano, è rimasto avvolto nel mistero. Tuttavia, il giorno dopo, Bartali vinse una tappa decisiva del Tour de France, conquistando la maglia gialla e contribuendo così ad allentare le tensioni politiche di quelle ore che avrebbero potuto sfociare in rivolte di piazza e in una crisi dell’intero Paese. Si disse che con quella vittoria Bartali aveva scongiurato una nuova guerra civile, fatto sta che il 10 agosto il campione fu ricevuto al Quirinale dal Presidente Einaudi insieme alla moglie e ai compagni di squadra. Einaudi, appassionato di ciclismo, comprese la rilevanza dell’impresa sportiva che ridava orgoglio e speranza agli italiani e a una nazione in cerca di unità e riscatto. E proprio in quell’anno l'Italia riebbe il proprio posto nell’ambito olimpico con l’invito a partecipare ai Giochi di Londra del 1948. Einaudi accolse poi al Quirinale i medagliati, inaugurando una consuetudine che si è protratta fino ai giorni nostri.
Il 17 maggio 1953, lo stesso Presidente Einaudi intervenne alla cerimonia d’inaugurazione dello Stadio Olimpico di Roma, costruito grazie al Totocalcio che aveva garantito al mondo dello sport una grande autonomia finanziaria.
La passione per lo sport ha coinvolto molti inquilini del Quirinale. Il successore di Einaudi, Gronchi, inaugurò i Giochi Olimpici Invernali di Cortina d'Ampezzo nel 1956 e le Olimpiadi di Roma del 1960, di cui aveva seguito l’organizzazione e visitando più volte i cantieri degli impianti. Due grandi ricevimenti furono offerti nei giardini del Quirinale: il primo – tutti in smoking – in onore dei dirigenti olimpici internazionali e il secondo, meno formale, con gli atleti.
Nel maggio del 1960, il Giro d’Italia partì simbolicamente dal Quirinale e il campione olimpico Ercole Baldini salutò il Presidente a nome dei girini. Il Cerimoniale fu irremovibile: niente maglia e pantaloncini corti ma una castigatissima tuta, mentre la colorata carovana di macchine e moto che accompagnava il Giro fu relegata al Colosseo.
Nel 1968, il Presidente Saragat ricevette la Nazionale di calcio campione d’Europa e gli olimpionici di Grenoble e Città del Messico. Nel 1982, l'entusiasmo di Sandro Pertini ai Mondiali di calcio in Spagna divenne leggendario. Le immagini del Presidente esultante allo stadio e della storica partita a scopone con Bearzot, Zoff e Causio durante il volo di ritorno sono entrate nella memoria collettiva quasi quanto la vittoria stessa. Francesco Cossiga intervenne alla cerimonia d'apertura dei Campionati Mondiali di Atletica di Roma nel 1987 e tre anni dopo, a Milano, alla partita inaugurale della Coppa del Mondo di calcio. Scalfaro incontrò nel 1994 la nazionale maschile di pallavolo, vincitrice per la seconda volta consecutiva del Campionato del mondo. Il Presidente Ciampi non mancò ai XX Giochi Olimpici invernali a Torino nel 2006, incontrando la squadra azzurra e pranzando con gli atleti alla mensa del Villaggio Olimpico. Ciampi fu anche il primo Capo dello Stato a partecipare, nel 2004 ad Atene, alla cerimonia di apertura di un’Olimpiade all’estero, assistendo poi alle gare di nuoto e di scherma. E quando, sul volo di ritorno, fu infornato che due livornesi, il ciclista Paolo Bettini e lo schermidore Aldo Montano, avevano vinto la medaglia d’oro, volle chiamarli personalmente per congratularsi. A un mese dalla sua elezione, il Presidente Napolitano partecipò alla festa per la vittoria della Nazionale di calcio ai Mondiali del 2006 a Berlino e poi mantenne sempre uno speciale legame con il mondo sportivo. Nel 2012 ha visitato il villaggio azzurro a Londra a 24 ore dalla cerimonia di apertura dei giochi della XXX Olimpiade.
Lo sport ha rivelato un lato inedito di Sergio Mattarella, seduto a Wembley nella finale del Campionato europeo di calcio del 2020 e proprio ieri, allo Stadio Olimpico di Roma, a salutare le vittorie dei nostri colori nei Campionati europei di atletica leggera”.


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