MILANO - Italia 1 ha lanciaro un nuovo talent… da tavola. Stavolta però cibo e cucina non c’entrano. La tavola, in questo caso, è quella da surf. Domenica scorsa in seconda serata è partito “Italian Pro Surfer”, una lotta “all’ultima onda” tra otto giovani surfisti, quattro ragazze e quattro ragazzi provenienti da tutta Italia. A metà strada tra gara sportiva e reality show, il nuovo programma della rete più “sperimentale” di Mediaset vedrà per la prima volta nel ruolo di conduttrici “Le Donatella”, Giulia e Silvia Provvedi, vincitrici dell’edizione 2015 dell’Isola dei Famosi. Sei puntate, sei sfide cavalcando le onde dell’Oceano Atlantico e un solo obiettivo: vincere il titolo e diventare il primo King e la prima Queen di Italian Pro Surfer. Gli otto concorrenti attraverseranno il Marocco da Marrakech a Imsouane, da Tagazhout a Mirleft. Cercheranno “the perfect spot”, il posto giusto e l’onda perfetta. Gareggeranno nelle due discipline più spettacolari: shortboard e longboard. Ad allenarli e giudicarli saranno due campioni, veri e propri guru del surf italiano: Alessandro Marcianò e David Pecchi.
GIUDICI SPECIALI - In ogni puntata un “giudice speciale” si unirà ai coach per valutare i giovani surfisti in gara. Nella prima puntata c’era l’ex calciatore e allenatore Christian Panucci, mentre domani sera sarà il turno di Giorgia Palmas, poi ci saranno il campione di nuoto Luca Marin, gli attori Giulia Michelini e Alessandro Borghi e infine ril ecordman mondiale (ha cavalcato un'onda di 30 metri), Garrett McNamara. “Italian Pro Surfer” è un format originale ideato e prodotto da Red Carpet Sport&Management. Radio 105 sarà Radio partner del programma. Il surf non è solo uno sport, ma uno stile di vita. Ha influenzato la musica, il cinema, la moda. Il solo nome evoca la voce di Elvis Presley, camicette hawaiiane e gruppi musicali come i Beach Boys. La prima fonte storica è del 1777, quando il capitano James Cook (scopritore delle Hawaii durante il suo terzo viaggio nel Pacifico) annotò nel suo diario di bordo le imprese dei polinesiani che su rudimentali tavole in legno si divertivano a cavalcare le onde. E dopo il recentissimo remake di un film-cult come “Point Break”, in tutto il mondo - dagli Stati Uniti all’Europa, dall’Australia alla Korea - è tornata la surfmania. Se prima era appannaggio esclusivamente maschile, adesso sta conquistando sempre più donne. Oggi il surf è praticato in oltre 500 luoghi del mondo e da persone di ogni età e sesso. Ventitrè milioni di praticanti di cui cinquantamila solo in Italia.
MECCANISMO - I concorrenti sono divisi per sesso e per specialità (4 sono shortborder e 4 sono longborder), ma per vincere dovranno cimentarsi su entrambi le tavole. In ogni gara verrà attribuito un punteggio al singolo surfer che andrà a sommarsi progressivamente alla classifica, divisa per categoria. Gli ultimi due classificati si sfideranno nella cosidetta onda secca: l’ultima cavalcata su una singola onda per decidere chi sarà eliminato. Alla fine ne rimarrà soltanto uno. Anzi, due. Il King e la Queen di Italian Pro Surfer.