Lo scorso weekend a Cremona si è tenuto il 1° Festival italiano delle Trottole! Il festival è stato organizzato dall’ Associazione Sportiva Energia Ludica e l’ obiettivo era quello di rilanciare anche in Italia la trottola. In molti Paesi del mondo, soprattutto in Asia e in America Latina, la trottola è diventato a tutti gli effetti uno sport, tanto che si organizzano ogni anno vere e proprie gare e duelli dove i trottolai si sfidano in acrobazie di ogni tipo.
L’ evento ha portato in Italia 23 tra i più importanti mastri trottolai al mondo e durante il festival ognuno di loro si è reso disponibile per mostrare a chiunque si aggirasse per il parco i loro metodi di lavoro, i loro macchinari e tutti i segreti che si nascondono dietro ad ogni trottola prodotta. Alla fine il processo che c’è dietro è simile al lavoro che deve fare un ingegnere per costruire la macchina più veloce di tutte. Xisco, un trottolaio spagnolo di Maiorca, ci ha spiegato come questi Festival siano un’occasione importantissima anche per loro, dove ognuno può imparare tecniche di costruzione diversa per realizzare la trottola perfetta, visto che la tradizione delle trottole non è circoscritta ad un solo luogo ma ogni parte del mondo ha la sua trottola con caratteristiche, colori, forme e nomi diversi: top, tupie, baldufa sono solo alcuni esempi. Spesso ci si dimentica che le trottole hanno una storia lunga migliaia di anni e con il passare del tempo si sono evolute moltissimo! L’ obiettivo sarebbe quello di far diventare questo festival una tradizione anche in Italia, sarebbe figo se diventasse uno sport diffuso qui da noi. La cosa più bella, però, è che ogni trottola è diversa e tutte sono realizzate a mano, come si faceva una volta, e in un mondo sempre più tecnologico questa potrebbe essere la vera novità, perché la soddisfazione di creare qualcosa al tornio con le proprie mani, con la propria passione e col proprio lavoro non ha prezzo.