Continua la collaborazione tra Corriere dello Sport-Stadio e i ragazzi di Radioimmaginaria, dal 2012 la radio degli adolescenti. Un network europeo fatto, diretto e condotto da ragazzi che hanno da 11 a 17 anni. Ci accompagneranno settimanalmente con storie, interviste e commenti.
Guardare la Nazionale è strano perché non scegli per quale squadra tifare, ma ci finisci dentro come se lei scegliesse te. Puoi anche dire di odiare il calcio e non avere mai visto una partita in vita tua, ma alla fine per qualche motivo tifi comunque, come se non potessi fare altrimenti, e anche se sei abituato a perdere, una sconfitta dell’Italia fa sempre un po’ più male. Euro 2021 però sarà un Europeo diverso dagli altri perché sembra quasi di avere già vinto, anche prima di scendere in campo, anche se alla fine non vinceremo (ma speriamo di sì...). E perché dopo due anni stiamo finalmente uscendo da una pandemia che fino a un po’ di tempo fa era considerata un evento ancora più raro di una non qualificazione ai mondiali e che, proprio come ai mondiali del 2018, ci ha costretto per così tanti mesi a stare fermi senza nemmeno avere la soddisfazione di scendere in campo. Che poi parliamoci chiaro, a noi sarebbe bastato anche un campetto di periferia, che ne so, due zaini in mezzo al prato, la traversa ce la saremmo inventata, e invece niente, ci hanno tolto pure quelli...
Ora però è arrivato il momento di ripartire e sembra che questi Europei siano quello che stavamo aspettando. Questo almeno è ciò che è emerso da un sondaggio a cui hanno risposto 300 adolescenti nostri coetanei in giro per tutta Italia. E la cosa più bella non è tanto sapere che il 56% dei ragazzi ha intenzione di seguire gli Europei, che alla fine li guardi anche se non vuoi, ma che più del 40% degli intervistati guarderà le partite insieme ai propri amici, tra feste e grigliate in giardino, un po’ come se il fischio d’inizio di Italia-Turchia fosse il segnale che migliaia di adolescenti in giro per tutta Europa stavano aspettando per potere tornare in campo dopo un infortunio dolorosissimo durato troppo tempo.
Tra qualche giorno succederà qualcosa di strano, e dopo due anni guardare una partita di calcio con il pubblico sugli spalti, anche se in percentuali ridotte rispetto alla reale capienza degli impianti nel rispetto dei protocolli anti-Covid - tornerà ad essere bellissimo, anche per quelli che il calcio l’hanno sempre odiato e che una partita non l’hanno davvero mai vista. Una manifestazione intera e itinerante con i tifosi a cantare negli stadi più belli d’Europa. Euro 2021 non è solo un torneo di calcio, ma la prima occasione che abbiamo per tornare a vivere e tutti noi, tra striscioni fatti in casa e bandiere un po’ storte appese ai balconi, abbracciati fortissimo ai nostri amici, torneremo anche ad urlare a squarciagola, rompendo finalmente due anni di silenzio assordante. A volte lo sport, il calcio, sembra quasi una magia, soprattutto quando gioca la nazionale. Stavolta però sarà tutto più magico. Sarà più buona anche la salsiccia bruciata sulla griglia, o la birra bevuta di nascosto dai genitori, sarà più divertente anche la festa che non ci ricordiamo più come si festeggia, sarà più bello anche perdere perchè finalmente non saremo più soli. Ma se una partita riesce a farci rivivere emozioni che quasi ci eravamo scordati vuol dire che qualcosa di magico, sotto sotto, c’è per davvero. Per questo abbiamo già vinto.