Desidero rivolgere un saluto augurale al “Corriere dello Sport” in occasione del centenario della sua fondazione.
Un giornale antico, dalla prestigiosa tradizione, che oggi, come cento anni fa, vuole continuare a essere, come riportato sotto la sua testata, «quotidiano sportivo di tutti gli sport».
Lo sport è impegno, sacrificio, lealtà. Raccontare il mondo dei grandi e dei piccoli campioni, con le loro vittorie e i loro insuccessi, i loro sforzi e i loro traguardi, significa promuovere un capitolo prezioso della vita della società. Come testimoniato dalle recenti Olimpiadi, sport e atleti contribuiscono a raffigurare, nel nostro Paese e nel mondo, l’immagine stessa dell’Italia. I campioni sono modelli per tanti, specialmente per i giovani.
Chi scrive di sport ha pertanto un compito importante e delicato. Il valore educativo e formativo dello sport, praticato a livello agonistico o dilettantistico, non può e non deve essere offuscato da operazioni finanziarie di scarsa trasparenza, dalla logica del profitto a tutti i costi, dalla aggressività che sfocia talvolta nella violenza delle opposte tifoserie, dal razzismo o da ogni forma di discriminazione.
Promuovere una autentica cultura sportiva, diffondere passione e correttezza, favorire il dialogo e l’integrazione è parte del compito del giornalista sportivo.
Auguro al “Corriere dello Sport” e a tutti coloro che vi lavorano, di continuare per molti anni a seguire, nel solco di una preziosa tradizione, il mondo dello sport con entusiasmo, con dedizione, con responsabilità.
Sergio Mattarella
Roma