CAVALESE - L'Italia domani sfiderà il sestetto serbo alle 20 a Cavalese. Lunedì 25 in programma, sempre in Val di Fiemme, Serbia-Brasile (ore 20). Martedì 26 il gran finale a Trento (ore 20.30) con Birarelli e compagni che troveranno dall'altra parte della rete la squadra verdeoro. Poi sarà Mondiale, con gli azzurri che esordiranno domenica 31 a Cracovia contro l'Iran (ore 13). L'Italia si è presenta a questi ultimi test dopo un lungo periodo trascorso a Cavalese, tanti allenamenti e due amichevoli la settimana scorsa contro la Germania.Di preparazione, test amichevoli e torneo mondiale ne abbiamo parlato con il capitano azzurro Emanuele Birarelli: «La nostra preparazione è stata lunga e positiva. L'aver scelto di rimanere sempre a Cavalese ci ha permesso di svolgere al meglio tutto il lavoro che avevamo programmato. Altre squadre si sono comportate diversamente, hanno viaggiato e giocato di più».
Adesso è tempo di giocare, quanto contano le due gare con Serbia e Brasile?
«Serbia e Brasile sono due squadre forti e sono test attendibili. Abbiamo voglia di confrontarci, ma siamo consapevoli che se le cose non andranno al meglio non dovremo fare drammi. Queste gare devono farci capire dove c'è ancora da lavorare in questi ultimissimi giorni che mancano all'esordio Mondiale in Polonia».
Come sta l'Italia ad una settimana dall'esordio Mondiale?
«Le gare con la Germania ci hanno permesso di valutare certe situazioni. Qualcosa da registrare c'è ancora, ma la nostra non è mai stata una squadra amichevoli: l'agonismo e il carattere sono tra i nostri punti di forza ed una partita amichevole per quanto entri in campo per dare al massimo, non è mai un incontro ufficiale».
I Polonia vi aspetta un torneo lungo e difficile, che vi metterà sulla strada subito squadre di qualità: Iran, Francia, Belgio, Portorico e Stati Uniti.
«Siamo stati inseriti in un girone abbastanza difficile ed equilibrato in cui dovremo dare sempre il massimo dal primo all'ultimo match. La formula ci "impone" di vincere più gare possibili, nel modo più netto. Ma dobbiamo pensare che si tratta del Mondiale. Siamo coscienti di essere una squadra forte e in grado di affrontare ogni avversario. Ancora noi atleti non abbiamo fatto nessuna riunione particolare sugli avversari della prima fase del Mondiale, ci ha pensato come sempre lo staff tecnico. Qualsiasi aspetto tattico l'affronteremo come sempre alla vigilia dei match. Comunque le avversarie sono tutte squadre che conosciamo bene e con cui abbiamo giocato negli ultimi due anni».