GENOVA- L’annosa disputa fra Greta Cicolari e la FIPAV si è conclusa, almeno per il momento, a favore dell’ ex beacher azzurra. Il Tar del Lazio ha accolto le istanze della giocatrice, decretando l’illegittimità della lunga squalifica, tredici mesi inflittale dopo le rimostranze, verbali, sui social e a mezzo stampa che l’atleta aveva fatto dopo la sua esclusione dal giro della nazionale e soprattutto per quell’insulto, “Caprone nero”, con il quale aveva definito il tecnico brasiliano Lissandro Carvaho.
La Fipav è stata condannata a risarcire la Cicolari con 208.500 euro e covrà sostenere tutte le spese del giudiziarie.