Incredibile ma vero: nel terzo week end della World League la giovane Australia di Santilli strapazza la Nazionale di Berruto con un 3-0 addirittura imbarazzante, per quanto si è visto in campo. Cinquemila spettatori a Jesolo, ma non hanno avuto modo di scaldarsi ed entusiasmarsi per un'Italia che è incappata in una serataccia, senza giustificazioni. Priva di compattezza, senza un gioco redditizio e di conseguenza incapace di continuità. Ora, in teoria il divario tecnico e di esperienza tra Italia e Australia è tale, che una disfatta di queste proporzioni non dovrebbe essere contemplata. Ma il campo ha detto altro, ha esaltato gli australiani, scopertisi improvvisamente irresistibili, ed ha mortificato le ambizioni della nascente Nazionale italiana, che risulta ancora un mix tra elementi nuovi e senatori d'esperienza, per vari motivi non al meglio. Se l'Italia è un cantiere, il brutto 0-3 incassato dagli australiani è un preoccupante segnale che non va sottovalutato o analizzato con superficialità. Specialmente ricordando cosa accadde nella scorsa stagione. Una sconfitta come quella di Jesolo preoccupa a causa di ciò che non si è visto in campo, una reazione ad esempio come c'era stata contro la Serbia, nella seconda partita. Atteggiamento sbagliato, carenze caratteriali, incapacità di cambiare il corso di una partita che si mette male. Intanto la Serbia ha mostrato invece segnali di crescita consistente ed ha battuto al ie-break il Brasile (che l'Italia ospiterà il 19 a Roma e il 21 a Firenze).
ITALIA-AUSTRALIA 0-3 (16-25 18-25 21-25)
ITALIA: Botto 6, Anzani 3, Vettori 15, Zaytsev 1, Birarelli 4, Travica 1, Colaci (L), Rossini, Giannelli 2, Randazzo 8. Non entrati: Antonov, Giovi, Sabbi, Alletti. All. Berruto.
AUSTRALIA: Walker 8, Guymer 6, Edgar 22, Sanderson 12, Mote 5, Sukochev 2, Perry (L). Roberts, Peacock, Hodges. Non entrati: Borgeaud (L), Douglas-Powell, Williams, Graham, All. Santilli
ARBITRI: Macias (Mex) e Cull (Usa)