ROMA - Fabio Fognini si ferma agli ottavi di finale degli Internazionali di Roma. Dopo il grande successo contro il numero uno al mondo e campione uscente Andy Murray, il tennista ligure, al momento numero 29 del ranking Atp, è stato sconfitto da Alexander Zverev, 20enne di Amburgo, numero 17 del ranking, in due set (6-3, 6-3). Fognini continua ad avere sfortuna sulla terra rossa dopo le sconfitte a Montecarlo, a Budapest, a Monaco e a Madrid (nonostante un altro grande match contro Nadal). L'amarezza dell'eliminazione dal Master Master 1000 dell'anno (terra rossa), con montepremi totale di € 4.835.975, resta ma da oggi potrà godersi insieme alla moglie Flavia Pennetta l'arrivo del suo primo bimbo.
L'AZZURRO POLEMICO - «Ora vado a casa a vincere il mio torneo più grande». L'eliminazione negli ottavi con Zverev al Foro Italico è ancora fresca, ma con la testa Fognini è già a Barcellona, dove Flavia Pennetta a giorni lo renderà padre: «Parto subito, il primo volo che trovo, e se non lo trovo ne prendo un altro e me ne vado». Riguardo al match perso col tedesco, invece, il tennista ligure ha una sola recriminazione: «Ero l'unico italiano rimasto e avrei preferito giocare di sera, ma a Roma se chiedi una cosa, fanno il contrario...».
IL TABELLONE DEGLI INTERNAZIONALI DI TENNIS
LA REPLICA DEGLI ORGANIZZATORI - «Gli orari e i campi delle partite vengono decisi di volta in volta in una riunione tra me, i rappresentanti di Apt e Wta e i rappresentanti delle televisioni. Io ascolto e valuto eventuali esigenze particolari, le proposte di giocatori e televisioni, poi dico sì o no. Da Fognini non è arrivata alcuna richiesta sull'orario dell'incontro con Zverev, né è arrivata alcuna obiezione dopo che l'orario è stato ufficializzato». Sergio Palmieri, direttore degli Internazionali Bnl d'Italia, risponde così al tennista ligure che dopo l'eliminazione aveva polemizzato con l'organizzazione dichiarando che avrebbe preferito giocare di sera anziché a mezzogiorno. «Talvolta - aggiunge Palmieri sul sito del torneo - arrivano delle richieste da parte dei giocatori tramite l'Atp o la Wta. Io decido gli orari in modo che il programma sia equilibrato e regolare, valutando se è eventualmente possibile accontentare qualcuno. La priorità, però, è sempre l'esigenza del torneo. Per me, comunque, o un giocatore è in grado di giocare all'orario che noi riteniamo opportuno o, se non lo è, si ritira. Quanto a Fognini, ripeto: a me non ha detto niente, né l'Atp ha fatto richieste sull'orario o sul campo».