Us Open, segui LIVE la finale Pennetta-Vinci

C'è anche il premier Matteo Renzi a seguire la storica finale tutta italiana agli Us Open
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NEW YORK - Orgoglio tricolore a New York, tanto più forte quanto più inatteso. La finale tutta azzurra agli US Open non se l'immaginava nessuno, nemmeno il più inguaribile ottimista. Le lacrime della Vinci e il sorriso della Pennetta hanno fatto breccia tra gli italiani di New York ed è scattata subito la caccia al biglietto. La vittoria di Roberta su Serena Williams ha cambiato le carte in tavola e anche il prezzo degli ingressi per la finale è sceso di colpo sotto i 100 dollari: "Subito dopo la vittoria della Vinci - dice Laura Manciaracina, romana di Midtown - mi sono fiondata davanti al pc per provare a comprarne due. Non mi aspettavo di trovarli, invece con estrema facilità li ho comprati a 85 dollari. Gli americani delusi dalla Williams li stanno dando via a prezzi stracciati". Oggi a Flushing Meadows è dunque festa azzurra con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sugli spalti. Per chi non ha avuto la possibilità di assistere al match dal vivo la chance di far festa l'ha offerta il ristorante Ribalta di Union Square, di solito tempio del calcio italiano ma per un giorno casa del tennis. "La finale tra la Vinci e la Williams è stata epica", spiega Rosario Procino, titolare del ristorante: "L'abbiamo seguita assieme ai nostri clienti italiani e americani, ognuno a tifare per la propria parte. Onestamente all'inizio del match noi italiani seguivamo distrattamente la partita pensando fosse una storia già scritta. Poi, al secondo set, le cose sono cambiate. La Vinci ha vinto e il locale si è trasformato in un mini stadio, e alla fine anche gli americani hanno applaudito Roberta". Per celebrare Ribalta ha realizzato una torta-pizza a bandiera americana, con fondo di nutella, fragole, frutti di bosco e panna. Procione spera di dividerla stasera con le due tenniste in un last a minute party che sta organizzando. Le due italiane, che hanno spazzato via la numero uno e due del ranking, sono anche un orgoglio pugliese. In fibrillazione, dunque su Facebook, il club Pugliesi United di Brooklyn. "Vivo e lavoro qui ormai da qualche anno - spiega Michele Cea, giovane avvocato di Foggia, e questa è una giornata fantastica per noi italiani e per la Puglia in particolare. È ormai da un pò di tempo che la nostra regione sta riscuotendo il giusto riconoscimento turistico e di immagine tra gli americani e questo risultato non è altro che la ciliegina sulla torta".

NUVOLE SULLA FINALISSIMA - Nuvole minacciose si addensano sulla finale femminile tricolore degli US Open: il tempo su Flushing Meadows è estremamente variabile e il sito weather.com parla di un 65% di probabilità di pioggia per l'orario in cui scendono in campo Roberta Vinci e Flavia Pennetta. Lo stadio Arthur Ashe è scoperto.

FINALE US OPEN LIVE, SEGUI IN TEMPO REALE LA SFIDA PENNETTA-VINCI

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RENZI: «GIORNATA STORICA» - "Per noi è un grande giorno, una giornata storica. Sono orgoglioso delle nostre ragazze". Così il premier Matteo Renzi all'arrivo a Flushing Meadows dove tra breve inizierà la finale tra le italiane Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Renzi è sugli spalti degli Us Open. Il presidente del Consiglio si è affacciato da un box dell'arthur Ashe Stadium con un buon tre quarti d'ora di anticipo sull'inizio della finalissima. Con lui l'ambasciatore a Washington Claudio Bisogniero e il Rappresentante permanente all'Onu Sebastiano Cardi. 

MALAGO': «MOTIVO DI ORGOGLIO» - "In una giornata storica che rappresenta una cartolina del nostro Paese, la presenza del premier Renzi a New York è motivo di onore e di orgoglio per tutto lo sport italiano". Lo ha detto all'Ansa il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo l'arrivo a Flushing Meadows per seguire la finale tutta italiana degli Us Open, Pennetta-Vinci. "E' una giornata particolarmente importante perchè il 12 settembre è anche l'anniversario del record del mondo di Mennea, un altro pugliese illustre: viva la Puglia, viva l'Italia".

IN PUGLIA DERBY DI MAXISCHERMI - Una grande notte di tennis per l'Italia, ma soprattutto una meravigliosa notte di tifo sfrenato sull'asse Brindisi-Taranto, regalata a uno spicchio di Puglia lungo una sessantina di chilometri da due tenniste già nella storia: Roberta Vinci, tarantina, 32 anni e Flavia Pennetta, 33 anni, brindisina. La febbre nelle due città pugliesi è salita ieri mattina. Quando si è compreso che la finale tutta azzurra era realtà e non un sogno twittato e condiviso in rete. E così Taranto e Brindisi si sono attrezzate: maxischermi, bandiere. Bottiglie in fresco da stappare in caso di vittoria ma anche di sconfitta. Perché, si diceva, tanto in riva allo Ionio, quanto sull'Adriatico, comunque andrà sarà un successo. Il derby sul campo neutro di Flushing Meadows, lì dove sulla carta la numero uno al mondo Serena Williams avrebbe dovuto infiammare il pubblico di casa, è stato un derby anche nel tacco d'Italia. Fair play tra le province, e perfino tra i due papà Oronzo Pennetta e Angelo Vinci che si conoscono da vent'anni come le piccole di casa, Robertina e Flavia. Le hanno tenute per mano, nei numerosi tornei juniores che hanno giocato fianco a fianco, l'una contro l'altra. Nella stessa squadra, come nel 1998 quando la Vinci disputò i campionati nazionali a squadre con la tessera del ct Brindisi. Per entrambi è stata una giornata indimenticabile quella di oggi. Trascorsa in fibrillazione ad attendere il big match con il cuore in gola. Nelle orecchie la gioia urlata al telefono o via sms dai due talenti di casa: "Stai calmo, papà", ha raccomandato Flavia a Oronzo. "Non so neppure come ho fatto", ha scritto Roberta al padre Angelo. Il cerimoniale "scaramantico" di famiglia è rigido tanto a Taranto, quanto a Brindisi. Oronzo e Conchita lo hanno annunciato già in mattinata: chiusi in casa, a guardare la partita in tivù per di più dinanzi a due diversi televisori. Stessa scelta per Angelo e Luisa, i genitori di Robertina: posti assegnati e nessuna variazione sul tema: "Roberta è andata oltre ogni aspettativa - dicono - ci auguravamo che confermasse il risultato dello scorso anno, il terzo turno. Invece il suo rovescio in back, il migliore del circuito, ha fatto furore". E anche questa volta, sempre per scaramanzia, niente telefonate con la figlia: solo sms. Flavia ha bissato l'impresa del 2013 contro la Halep, vittoria che allora le aveva garantito l'accesso ai quarti di finale passati proprio dopo aver battuto la Vinci a Flushing Meadows. Le due città, oggi come due anni fa, si sono lasciate travolgere dalla splendida avventura a stelle e strisce delle ragazze pugliesi che hanno stravolto ogni pronostico e che torneranno a casa, entrambe, da regine del tennis mondiale. 


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