SASSUOLO - De Zerbi stavolta va giù duro. Lo si vedrà anche oggi pomeriggio alla ripresa degli allenamenti al Ricci dopo le cinque sberle rimediate contro la Sampdoria. Il programma per la sosta non è cambiato, ma è sicuro che il tecnico terrà il Sassuolo sotto processo in campo e fuori. Si è già fatto capire nello spogliatoio al fischio finale e anche commentando urbi et orbi quando ha spronato la squadra a lavorare meglio e a far capire sino in fondo di cosa è capace per non stare continuamente sull'altalenta delle prestazioni e soprattutto dei risultati. Tanto più che alla ripresa del campionato ci sarà la trasferta a Bologna contro una squadra rinvigorita da Mihajlovic. La fragilità emersa, con 15 gol subiti nelle ultime 7 partite, preoccupa più di ogni altro aspetto. De Zerbi vorrebbe esibire le attenuanti, però il risultato pesante contro la Samp lo spinge a tirare fuori gli artigli per graffiare i giocatori, nessuno escluso. Poco importa se contro il Napoli e a San Siro con il Milan le precedenti prestazioni erano state convincenti, con tanti rimpianti per l'unico punto ottenuto. È adesso che emerge una vulnerabilità allarmante guardando anche ai risultati negativi più roboanti arrivati, come i 6 gol presi dall'Atalanta, i 3 incassati a Empoli e i 5 rimediati sabato scorso. Manca la continuità e questo fa arrabbiare De Zerbi: «Non sappiamo ancora chi siamo, la fregatura che vedo è in questa condotta indecifrabile perché si passa da un estremo positivo a uno negativo. La responsabilità è la mia, bisogna che mi faccia capire meglio dai giocatori. La discontinuità nell'atteggiamento non mi piace e ce la stiamo portando dietro dall'inizio».