SASSUOLO - "Per prima cosa voglio salutare Bucchi, lo conosco bene. Nel nostro mestiere queste cose accadono, lo ringrazio per quanto fatto. E poi ringrazio Squinzi e Carnevali per avermi scelto". Si presenta così Beppe Iachini, all'inizio della propria avventura sulla panchina del Sassuolo: "Credo che ci sia la possibilità di far bene. Non ho la bacchetta magica ma garantisco lavoro e professionalità. Con questo gruppo i risultati arriveranno. Altre volte sono subentrato in situazioni complesse, ma con il lavoro e trasmettendo la mentalità ne siamo usciti. C'è il mix giusto tra esperti e giovani, i ragazzi sono intelligenti, ora dobbiamo solo metterci sotto e conoscerci in fretta".
COPPA ITALIA - L'esordio è domani, contro il Bari in Coppa Italia: "Dobbiamo essere positivi, è un'occasione per valutare la condizione dei ragazzi e sarà una partita per trarre indicazioni. Idee? Lavoro sulla fase di possesso e non possesso, la squadra deve avere equilibrio e saper attaccare. I miei attaccanti hanno sempre segnato molto e visto che i numeri dicono che manca il gol, ci lavoreremo su. Più che i moduli, conta la mentalità, per le scelte mi sono sempre adattato alle rose a disposizione. Ora vogliamo dare continuità, voglio restituire ai ragazzi le certezze che a volte si perdono durante una stagione".
BERARDI - "Berardi? Ogni giocatore ha una chiave, sarà mio compito cercarne una per tutti. Spero che tutti tornino a fare il meglio, compreso lui. Bastone o carota? Dipende dai momenti: in campo devono dare il massimo ma anche sapersi divertire. Bisogna far salire la prestazione dei singoli di conseguenza di reparto e squadra. Il calcio non è una scienza esatta: dobbiamo trasmettere certezze, l'unico modo è il lavoro sul campo. I giovani sono una risorsa, ma devono giocare se meritano, in base al lavoro settimanale, se uno fa bene, gioca".