INVIATO A SASSUOLO - Tra la Roma e la Lazio, Eusebio Di Francesco vive una settimana di forti emozioni. Giovedì ha perso contro la squadra di Spalletti, pur giocando alla grande per un’ora e domani proverà a fermare la Lazio all’Olimpico. Il centro sportivo del Sassuolo si riscalda con i colori dell’autunno. La culla dove è nato il miracolo neroverde sembra una realtà fuori dal tempo. Qui Di Francesco sta studiando per diventare un grande allenatore.
Cosa rimane della partita contro la Roma?
«L’abbiamo affrontata senza timori reverenziali, con spregiudicatezza. Nel primo tempo abbiamo fatto bene dal punto di vista tattico e tecnico, è naturale che una squadra possa calare e lasciare il predominio a un avversario più forte. E’ lì che dovevamo essere più bravi. Due nostri errori hanno deciso il risultato. Dispiace, ma siamo consapevoli del nostro valore. So che i giovani devono passare da questi errori per crescere».
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E domani affronta la Lazio, non è mai una partita normale per un ex romanista.
«La Lazio ha giocatori forti. Immobile, Felipe Anderson, Djordjevic, ha un potenziale importante, merita la posizione che occupa, non mi sorprende, può tornare in Europa».
Con la Lazio, rispetto alla Roma, ha buoni precedenti...
«Con la Roma è una tassa... Lo scorso anno contro di noi si è rilanciata, quest’anno non le abbiamo fatto perdere il treno con la Juve. Con la Lazio ci rifaremo».
Simone Inzaghi e Montella sono arrivati presto ad allenare in serie A. Di Francesco ha fatto un percorso più lungo.
«Sono contento dei passaggi che ho fatto, vivo questo lavoro con serenità, non ho la frenesia di andare ad allenare chissà dove. Ci sono situazioni che possono portare un allenatore ad accorciare i tempi. Montella e Inzaghi hanno qualità e si vede».
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