PARMA - Il devastante Gervinho - che il fiuto del diesse crociato Faggiano ha recuperato al calcio italiano e alle ambizioni di salvezza tranquilla del Parma, rintracciandolo nelle squadra B dell'Hebei Fortune in Cina - nell'immaginario dei tifosi del Parma va a collocarsi in una galleria di campioni che hanno vestito la maglia crociata regalando giocate spettacolari. Perché se è vero che l'ivoriano aveva praticamente battuto da solo Cagliari e Empoli al Tardini, è anche vero che ha poi segnato con il Sassuolo e anche in casa del Torino (evidentemente in Piemonte si esalta). I grandi club si erano dimenticati di lui dopo che la Roma aveva scelto, all'inizio dell'era-Garcia, di realizzare una plusvalenza con i cinesi, cedendolo per 18 milioni dopo che aveva realizzato 26 gol in 88 partite. Come spesso succede per i fuoriclasse che vanno in Cina, ci si aspettava che si sgonfiasse pian piano e che quindi fosse sul viale del tramonto. Probabilmente sarebbe stato quello l'epilogo della sua parabola, se il Parma non avesse deciso di puntare su di lui, sulla sua voglia di riscatto, di tornare ad alti livelli.