FIRENZE - Pioli ha portato equilibrio nella Fiorentina. In campo e fuori. Pensavamo che solo a metà novembre avremmo iniziato a vedere la squadra nella sua prima espressione di gioco, invece Pioli ha anticipato i tempi. Tre vittorie di fila non si conquistano senza gioco. E anche a Benevento, dove per i viola è stata una passeggiata, altre squadre più forti (l’Inter) hanno sofferto non poco prima di vincere. Nell’equilibrio portato dall’allenatore c’è un’idea interessante per l’attacco: la staffetta Simeone-Babacar. Mercoledì sera, per la quarta volta in dieci partite, Pioli ha sostituito l’argentino col senegalese, senza cambiare impostazione alla squadra. Le ultime due gare, a Benevento e col Torino, danno forza a questa idea. In sintesi: Simeone dall’inizio per battersi col suo furore, la sua generosità, la sua rabbia e la sua passione calcistica; Babacar nel secondo tempo per sfruttare il suo spunto in area di rigore, la sua velocità, il suo senso del gol, per rifinire e completare il lavoro del suo predecessore.