BOLOGNA - Joey Saputo arriverà dal Canada: secondo alcuni già in settimana, più probabile per vedere la partita con la Fiorentina. Ha già parlato con i suoi dirigenti ed è già stato informato sulla situazione. E la dirigenza potrebbe chiedere una decina di milioni di euro per puntellare la squadra con un attaccante e un difensore e (in aggiunta) un centrocampista. Non è facile sravolgere il piano di lavoro di Saputo, ma il rischio di andare giù è però alto e questo potrebbe aprire nuovi, possibili scenari. Ci sono due questioni da evidenziare, e prevaricano anche l’aspetto economico. La prima è legata al modulo: 3-5-2 o 4-3-3? In estate è stato scambiato Di Francesco con Falcinelli, e ora un esterno d’attacco farebbe comodo. E ancora: scegliere un difensore per la linea a quattro o andare a pescare un profilo per la difesa a tre che possa dare supporto a Danilo? Nelle scorse settimane i profili più visti sono stati quelli in Sudamerica. Solitamente il Bologna ha investito sui giocatori di prospettiva, che potessero garantire a lungo o breve termine una rendita: è chiaro che il Bologna vorrebbe continuare su questa strada, cioè scegliere profili forti ma giovani, da rivendere più avanti al doppio, triplo del valore. Ma resta la domanda sull’effettiva garanzia che questi giocatori possano dare in A, campionato complicato, che richiede tempi e modi adeguati per un approccio totale.
I NOMI - L'orientamento sembra più su calciatori e profili come Manolo Gabbiadini, ideale per fare la punta ma anche l’esterno d’attacco (lo ha fatto a Napoli). E poi i nomi sono sempre gli stessi: Fabio Borini, che nel Milan non ha spazio e che potrebbe arrivare se dovesse liberarsi un posto in avanti. Interessa anche Cyril Thereau, in uscita dalla Fiorentina, che potrebbe risolvere alcuni problemi di modulo. Piace anche Moise Kean della Juventus, ma l’idea che arrivi in prestito non è così allettante. In difesa si è proposto Cristian Zaccardo, il campione del mondo è svincolato e ha detto che gli piacerebbe tornare a Bologna. Sembra troppo su con l’età (ha 36 anni) per entrare nel giro di un campionato rossoblù così difficile. I dirigenti però si metteranno a un tavolo e lavoreranno per trovare una soluzione adeguata. In ballo non c’è una stagione, ma la stabilità di un progetto.