SASSUOLO - Il ritorno al gol di Domenico Berardi l'aspettavano tutti al Sassuolo. Era atteso un segnale, anche se a Crotone il rigore trasformato non ha portato punti. Di positivo c'è il digiuno spezzato dopo 1.170', in pratica 13 partite, ed è un messaggio per la Sampdoria attesa domenica al Mapei Stadium per provare a chiudere una volta per tutte il discorso salvezza col sigillo della matematica. Fin qui le 3 reti dell'attaccante calabrese, che ad agosto compirà 24 anni, hanno portato il punto ottenuto il 21 gennaio in casa contro il Torino rimontando nella ripresa lo svantaggio, mentre il precedente all'Olimpico contro la Lazio il 1° ottobre è stato il rigore del vantaggio illusorio vista la sconfitta per 6-1. S'è preso la tirata d'orecchi nella striscia positiva neroverde arrivata a 8 giornate e interrotta bruscamente in Calabria. L'ad Giovanni Carnevali si era fatto sentire e in fondo una reazione c'è stata, lasciando al suo agente Simone Seghedoni una difesa d'ufficio.
LE PROSPETTIVE - Berardi, sotto contratto fino al 2022, sa che le sue quotazioni sono scese paurosamente. E' un ricordo, almeno per ora, la valutazione di 40 milioni stabilita dal Sassuolo, così come anche il giocatore dovrà valutare bene le prospettive personali per capire se sia il caso di cambiare aria e a quali condizioni. L'attaccante ha detto di no alla Juve e l'estate scorsa ha preferito rinviare ogni discorso con il Napoli che era pronto a prenderlo pur lasciandolo un altro anno in Emilia. Adesso si azzera tutto. Le ultime tre partite, contro Sampdoria, a San Siro con l'Inter e l'ultima con la Roma al Mapei Stadium, potranno dire se ci sarà un vero lampo dopo il lungo torpore. In questo momento le possibilità di restare sembrano nettamente superiori a un eventuale trasferimento.