PARMA - La cena milanese tra Alessandro Matri e suoi agenti da una parte e la dirigenza del Parma dall'altra non è stata decisiva per il passaggio in gialloblù del bomber del Sassuolo. Le due parti infatti erano d'accordo ormai da tempo su un triennale da circa un milione a stagione. A non essere d'accordo, per il momento, è il club neroverde che detiene il cartellino della punta sino a giugno 2018. O meglio, il Sassuolo e il tecnico Bucchi sono entrati nell'ordine di idee di far partire Matri (neppure convocato per la gara di domenica scorsa a Torino) ma prima di liberarlo vogliono reperire sul mercato una valida alternativa. Ecco perché l'affare-Matri per il Parma ha ancora buone prospettive ma rischia di concretizzarsi, come spesso avviene, alle ultime battute del mercato.
FAGGIANO CONFERMA - Il Parma, lo ha confermato anche il diesse Faggiano, a questo punto non può che attendere, tenendo però aperte per sicurezza altre piste come Iemmello o Ceravolo. Si tratterà poi, ma quello sarà compito di mister D'Aversa, di gestire due primedonne come Matri e Calaiò, 33 e 35 anni rispettivamente, alternandoli o, eventualmente, facendoli convivere in campo.