BOLOGNA - Tutta un'altra storia, per il Bologna, quando Palacio c'è. Forse è un caso ma l'argentino torna contro il Torino e il Bologna e confeziona due gol; poi va in campo contro il Sassuolo a Reggio Emilia e succede e ne segna uno da applausi. E di colpo i rossoblù trovano la prima volta in questo campionato segna i suoi primi gol anche lontano dal Dall’Ara. E’ evidente che per il Bologna Palacio sarebbe fondamentale per l’intera partita e se oggi Pippo Inzaghi gli toglie una decina di minuti è solo perché non vuole rischiare che rimedi un guaio muscolare. E se non si fosse fatto male alla prima giornata, per poi saltare 7 gare, probabilmente il Bologna avrebbe almeno 3 o 4 punti in più, visto che tra silenzi e diugiuni di Diego Falcinelli (che comunque si è sempre sbattuto) è come se il Bologna avesse dovuto giocare senza una seconda. La verità probabilmente è una sola: in un Bologna in cui tutti sono sostituibili, Palacio non lo è. E oggi ha un unico limite, la carta d'identità. Da lui dipende molto: e quindi a gennaio, alla riapertura del mercato bisognerà anche guardarsi attorno, visto che la salvezza, non potendo sempre essere legata a un talento, che però ha 36 anni, varrà un investimento.